Margherita Rigon (Ca’ Amata) è seconda all’Omega Dubai

Ultima chiamata del «Ladies European Tour» per la bravissima Margherita Rigon, portacolori del Golf Ca’ Amata di Castelfranco ed unica professionista che quest’anno, e per la settima stagione consecutiva, ha rappresentato a tempo pieno la Marca trevigiana nl massimo circuito continentale del golf.
Al termine del secondo giro dell’«Omega Dubai Ladies Master» (torneo non poco appetibile, in quanto dotato di un montepremi di 500.000 Euro) la giocatrice berica con 138 colpi (70 68) occupa - a sorpresa dopo il taglio subito solo sette giorni fa all’Indian Open di Nuova Delhi -, la seconda posizione parziale, ad appena a due colpi dalla statunitense Alexis Thompson (70 66) che conduce la classifica.
La ventinovenne arzignanese, cresciuta golfisticamente presso il Golf Club Colli Beric prima di approdare a Ca’ Amata, nel corso del 2011 ha disputato 17 tornei del circuito maggiore ottenendo quali migliori piazzamenti un nono posto al Portugal Ladies Open e tre quarantesimi, rispettivamente agli open del Marocco, d’Irlanda e della Repubblica Ceca.
Nel corso della stagione, Margherita Rigon ha anche preso parte a quattro prove del «Ladies European Tour Access Series», il secondo circuito professionistico continentale in ordine di importanza.
In questo contesto ha timbrato, ad inizio stagione, una terza posizione al Terre Blanche Open di Nizza e, due settimane orsono, la quinta all’Open di Murcia.
Alla vigilia del gran finale in svolgimento al Golf Club Emirates di Dubai la Rigon occupava, con 17.925 Euro, la novantacinquesima posizione nella money-list continentale e per entrare tra le migliori ottanta del circuito, ovvero quelle che manterranno la “carta” per la prossima stagione, le potrebbe essere sufficiente un piazzamento tra le prime trenta. In caso contrario sarà costretta scendere in campo alla qualifying school che si svolgerà in Spagna la seconda settimana di gennaio sul difficilissimo percorso andaluso de La Manga.
Per le giocatrici partecipanti il torneo di qualificazione rappresenta una vera e propria forca caudina in quanto dopo 72 buche e quattro giorni vissuti ad alta tensione sono solo trenta le professioniste che ottengono la “carta” che permetterà loro di disputare la maggior parte dei tornei.
Stefano Nava
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