Mareno vestito di rosa per Pellizotti

ALLEGRANZI BOCCADISTRADA FRANCO PELLIZZOTTI IN MAGLIA ROSA FESTA AGENZIA VIAGGI LA MOGLIE E IL SUOCERO conegliano incendio elco elettronica caerano morta a 100 anni
ALLEGRANZI BOCCADISTRADA FRANCO PELLIZZOTTI IN MAGLIA ROSA FESTA AGENZIA VIAGGI LA MOGLIE E IL SUOCERO conegliano incendio elco elettronica caerano morta a 100 anni
Un paese in festa e vestito di rosa. Appare così la frazione di Bocca di Strada, a Mareno di Piave, all’indomani della conquista della maglia rosa al Giro d’Italia di Franco Pellizzotti, originario di Bibione, ma ormai della zona da tanti anni. Cioè da quando fu «rapito» da Claudia Basei, una ragazza bionda con gli occhi azzurri che era la miss del Giro del Piave. «Pelli», timido e riservato com’è, le chiese il numero di telefono e nacque l’amore. Oggi che lui veste rosa, anche Claudia e tutti gli amici del fan club, vestono rosa. Tanti coloro che si fermano, entrano e fanno i complimenti a Claudia, sia per il marito, sia per la bimba in arrivo. Passando da via Distrettuale si vedono i palloncini rosa, i fiocchi rosa e le gigantografie.


Sono gigantografie del «delfino di Bibione» in rosa all’agenzia viaggi Base Zeta di cui è titolare la moglie del ciclista. «Mi sembra un sogno. Per me è come se avesse già vinto. La maglia rosa è tutto quello che ha desiderato negli ultimi sei anni. Il massimo sarebbe vestirla a Milano»: sono queste la parole di Claudia Basei, 31 anni, moglie di Franco Pellizotti, che domenica ha indossato la maglia e l’ha mantenuta anche ieri. In agenzia, Giacomo, 4 anni e mezzo, dice che papà è bravo e che vorrebbe correre anche lui. Come si sente, Claudia, che è vestita di rosa, con maglia più canottina rosa? «Sono tanto contenta. L’obiettivo del Giro è un obiettivo anche mio e di Giacomo». Diciamo che in famiglia è un gran bel momento: maglia rosa e prossimo fiocco rosa. «Eh sì, tra un po’ arriverà anche Giorgia. E speriamo - dice la futura mamma bis - che prenda i riccioli del suo papà. Certo, non sono sempre rose e fiori. Non è facile stare accanto a un corridore. Certe cose non le puoi riversare su di lui, che deve essere preparato anche mentalmente». Qualche rimpianto per non avere un marito con un lavoro «normale» l’avrà avuto, Claudia... «Ogni tanto ci pensi e ti domandi come sarebbe se tuo marito facesse un lavoro normale.. Ma è un momento, questa è la sua vita e anche la nostra. Diciamo che un merito per la vittoria ce lo prendiamo anche noi».


Lui la vittoria l’ha dedicata a lei e alla bimba in arrivo, lei, la moglie, l’avrebbe «dedicata a tutte le donne dei corridori, che aspettano a casa, che hanno un po’ di merito». Pellizotti a casa ci sta poco. Da novembre a fine giro sarà stato a casa, sì e no, trenta giorni tutti spezzettati. «Pelli» corre, eccome se corre, sia in bici che nella vita. Anche se con i suoi tempi, come tiene a precisare Claudia. «Il nostro primo incontro risale al 1999. Lui - racconta lei, come fosse ieri - correva dilettante con la Trevigiani. Io ero sul palco a premiare, come miss. Non vinse lui, quella volta. Ma poi mi chiese il numero di telefono. Devo dire che mi ha subito colpito, con il suo sorriso e i suoi riccioli d’oro. E’ stato un colpo di fulmine. Sei mesi dopo ha comprato casa qui. E nel 2002 ci siamo sposati. E pensare che era talmente magro che non si trovava la taglia per il suo abito da sposo. Allora gli lo hanno confezionato 5 giorni prima del gran giorno. E poi siamo andati in luna di miele». Intanto in agenzia il telefono continua a squillare. Tanti si fermano di persona. Alessandra, Camilla, Enrico, Lorenza, Franco e Serena, lo «zoccolo duro» dell’Official Fan Club Franco Pellizzotti, che ha un centinaio di iscritti e ha sede proprio nell’agenzia, hanno aiutato Claudia ad addobbare l’ufficio. Fuori i palloncini rosa, due gigantografie di «Pelli» in maglia rosa. E tutti sono vestiti di rosa, o con la maglia azzurra del fan club. In vetrina la bici del campione e la maglia della sua squadra, la Liquigas. «Qualsiasi sia il risultato, festeggeremo, come abbiamo fatto l’hanno scorso dopo la vittoria di Peschici», conclude Camilla. Lui, quando è a casa e si allena, passa di qua, si ferma. Saluta, fa una battuta. Sorride a tutti, non rifiuta mai un autografo. Quelli del fan club, girano in camper, si mettono lungo i percorsi delle corse, e si riconoscono per i grandi delfini gonfiabili. Tra un po’ partiranno per le tappe decisive il Giro. Da venerdì 23 ci saranno anche loro, tra i tanti tifosi che si assieperanno lungo le strade del Giro. «Dovrei andare anche io, penso per la tappa con la Marmolada», dice Claudia. Ieri sera il gruppo di amici e sostenitori si è ritrovato per festeggiare e mangiare una pizza tutti insieme. «Ovviamente a spese del signor Pellizzotti, che ancora non lo sa. Oggi - ha detto ieri Claudia, dopo la conclusione della tappa - è andata bene. Continua la gioia e ha vinto il compagno di squadra Bennati, come programma». Cosa ha detto «Pelli» prima di partire? «Che quando torna a casa prenderemo le bici, io lui e Giacomo e andremo a mangiare il gelato a Conegliano. E poi mi ha fatto una promessa. Non dico quale per scaramanzia. Lui mantiene»

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso