Marchiol Mogliano, l’ora dei primi test

MOGLIANO. Mentre giunge la notizia dell’acquisto, nello staff, del fisioterapista Giacomo Aiolo e del preparatore atletico Alberto Zambon, si avvicina, in casa Marchiol, il momento delle amichevoli. Sabato alle 15, a Udine, la banda Galon parteciperà alla seconda edizione del “Giorno degli Angeli”, incrociando, seppur in mini-test da 20', Padova, Rovigo, Viadana, Piacenza e San Donà. A quasi un mese dall'inizio della preparazione, si potranno avere indicazioni interessanti su alcune delle protagoniste più attese - mancano Calvisano e Fiamme Oro - del campionato che verrà. Con il diesse Nicolò Pagotto si ragiona su ambizioni, mercato e preparazione. Condizionata da infortuni e “prestiti” alle franchigie.
Pagotto, che cosa si augura per la nuova stagione?
«Vogliamo fare bene, cercare di confermare quanto di buono mostrato l'anno scorso e, se possibile, migliorare. Il girone di ritorno non era stato positivo, le sconfitte in serie avevano creato malcontento. Il morale dovrà essere sempre alto. Non pretendiamo di essere i migliori, ma non dovremo prendere sotto gamba nessuno, facendo emergere sempre le nostre qualità».
Campagna acquisti completata?
«Sì, l'ultimo colpo Buondonno è un ottimo puntello per i trequarti. Al massimo, valuteremo a novembre, se aggiungere un utility back straniero. I nuovi arrivati garantiranno più competitività: dovranno apprendere presto la natura della squadra, assimilare il gioco e sfruttare l'occasione per il salto di qualità. Come? Semplicissimo: ascoltando i consigli dei più vecchi».
Avete aspettative per qualcuno in particolare?
«Le abbiamo per tutti. Dalla conferma di Galon alla vecchia guardia, passando per i giovani del '95, '96 e '97. Segnali importanti vorremmo averli da Ferraro, Bruno, Makelara e Sperandio. Erano già con noi il torneo scorso, hanno buone qualità e devono mostrarle. Avranno più spazio della stagione scorsa, ma dovranno meritarselo».
Come state affrontando la preparazione?
«Non è facile lavorare con un gruppo incompleto. Odiete lavora come permit a Treviso, anche se la sera viene comunque da noi al campo: è già parte della squadra. Semenzato lavora invece con le Zebre, che avevano precettato pure Cicchinelli, poi infortunatosi al metacarpo. Sopperiamo però all'assenza di “Mozza” con il promettente Rizzi, classe '98, elemento del vivaio, nazionale Under 18. Mi auguro possa debuttare e trovare spazio in prima squadra. Aspettiamo con ansia novembre per il ritorno di Gatto. Nel contempo, abbiamo al palo pure Buonfiglio, operatosi per appendicite, e Halvorsen, fermo da tre settimane per un problema al tendine di una mano. Il figiano Koroi? Si unirà attorno a metà mese».
Mattia Toffoletto
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