L’ultimatum di Sundas «Treviso senza Nardin»

TREVISO. Finché Tiziano Nardin sarà presidente dell’Acd Treviso anche l’ultimo che potrebbe salvare la permanenza, il procuratore Alessio Sundas, non se la sente di intervenire. E c’è tempo sino a sabato per tesserare nuovi giocatori, quelli che Sundas sarebbe pronto a mandare a Treviso e schierarli contro il Sandonà. Non certo al Tenni, ma questo è un altro discorso. Quindi, se nei prossimi giorni Nardin non mollerà l’osso (davvero c’è ancora qualcuno disposto a comprare?) la farsa biancoceleste vedrà finalmente la fine. «Io con Nardin non parlo» precisa Sundas «ma finché non cederà la società ad un nuovo presidente non posso certo portare degli sponsor che coprono le spese di gestione e far venire i ragazzi da voi per tesserarli, per poi magari rimandarli a casa visti tutti i debiti che si ritrova, sarebbe un effetto-boomerang nei miei confronti. Quando ho firmato l’accordo per diventare responsabile dell’area tecnica e del marketing sapevo che Nardin voleva vendere; invece non vende. Per me il Treviso se lo dovrebbe prendere qualcuno della zona, gradito al Comune ed amato dai tifosi, al resto penso tutto io, i soldi li ho. Intendiamoci: io con Nardin ho buoni rapporti, anzi a me sinceramente non ha fatto nulla di male, ma se lui non passa la società a nessuno io come faccio a rischiare di investire in una situazione come questa? Se porto gli sponsor è perché ci guadagno, quindi mi interessa piazzare i miei giocatori. Ma non sono il salvatore della patria».
Se Nardin non ha mollato finora è dura che lo faccia oggi.
«Ripeto. Io sono pronto a venire a Treviso con i migliori svincolati a disposizione, che per l’Eccellenza vanno benissimo, e con le sponsorizzazioni; ma a chi farei il bonifico? Io l’altro giorno gliel’ho detto a Blanditi: potrei intanto bonificare in Comune, in modo che anche Michielan veda che non sono un chiacchierone: mi ha risposto aspetta un momento, prima bisogna vedere qual è la volontà del presidente. Ed io che devo fare? Lungi da me comprare le società, io fornisco solo gli sponsor. La Sport Man è una società di poche pretese che cerca le sponsorizzazione e guadagna in percentuale del 15%. Il discorso societario è altra cosa e non mi compete. Io a Nardin gliel’ho detto: per il bene della città cedi il Treviso gratis, magari al Comune, invece di pretendere soldi, faresti un figurone. Ed i giocatori arriverebbero subito. Ma se c’è da pagare un albergo per la squadra, la fattura deve riferirsi all’Acd, io non ho pezze d’appoggio». Inoltre, in un comunicato, la Sport Man fra le altre cose ribadisce: «Sono tre giorni che attendiamo un segnale dalla dirigenza veneta per correre in soccorso del Treviso Calcio che da 108 anni è un patrimonio dello sport: non possiamo mettere in moto il meccanismo di salvataggio del Treviso se i dirigenti non ci lanciano un segnale forte e chiaro. Abbiamo sottoscritto gli accordi per la gestione del settore tecnico e di marketing con l'attuale dirigenza, sappiamo che un gruppo economico elvetico (di Lugano, ndr) sarebbe pronto ad acquistare il pacchetto di maggioranza del club, invitiamo tutte le parti in causa a trovare un accordo e permetterci di salvare il Treviso. Nel contempo ci appelliamo al comune di Treviso affinché permetta alla squadra di utilizzare lo stadio Tenni fino al termine della stagione agonistica. Di certo non assisteremo passivamente alla morte del calcio a Treviso».
Silvano Focarelli
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso