Lucchetta spiega le nuove regole per i bambini: Spikeball
TREVISO. Andrea Luky Lucchetta, il commentatore sportivo Rai con il simpatico ciuffo a 45° gradi ed ambassador del progetto di riforma del volley, lo ripete ormai da molto tempo: “la pallavolo per i...

In birreria Pedavena la Festa delle premiazioni di tutte le categorie giovanili di pallavolo della Provincia di Belluno
TREVISO. Andrea Luky Lucchetta, il commentatore sportivo Rai con il simpatico ciuffo a 45° gradi ed ambassador del progetto di riforma del volley, lo ripete ormai da molto tempo: “la pallavolo per i piccolissimi cambierà. Niente più battuta, ricezione e palleggio, ma attacco, attacco e attacco…”.
Finalmente, anche a Treviso, questa innovazione chiamata “Spikeball” viene presentata agli addetti ai lavori domenica 22 ottobre a Visnadello dalle 10 alle 12.30 da un esperto in materia che illustrerà le principali caratteristiche di questo nuovo approccio alla pallavolo.
Perché lo Spikeball rivoluziona la pallavolo dei più piccoli? Perché si vuole rendere lo studente protagonista della conquista del punto, con l’azione di gioco che parte dal gesto dell’attacco e arriva pian piano alla “vera e propria schiacciata”, che potrà essere recuperata e difesa facilmente dalla squadra avversaria, perché la palla può rimbalzare a terra prima di essere bloccata con una rete molto più bassa rispetto ai canonici standard, per ripartire subito e schiacciare di nuovo verso il campo avversario. Il gioco competitivo consentirà di inserire subito il punteggio “da competizione”.
«È un S di schiacciata, ma anche di sorriso e di sport. Dobbiamo far identificare la pallavolo i bambini attraverso un gesto pratico e diretto» afferma Michele De Conti, presidente Fipav Tre.Uno «quale è la schiacciata. Il percorso è iniziato qualche tempo fa da un tavolo tecnico con i maggiori esperti di pallavolo giovanile e si è concretizzato in un nuovo progetto che si sta diffondendo nel territorio. Un progetto che ha la caratteristica di facilitare il gioco e che ci permetterà di rendere i ragazzi protagonisti di un gioco vivo e dinamico».
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