ll Treviso alla resa dei conti la squadra molla Esposito

TREVISO. Una squadra contro la società e contro l’allenatore. I titolari del Treviso sono entrati in silenzio stampa ed hanno annunciato che parleranno solo (e forse) da lunedì. Va detto che ogni decisione di tapparsi la bocca, in qualsiasi categoria sportiva e specie nell’era della comunicazione multimediale, appare sempre più anacronistica e anzi controproducente, a maggior ragione se stiamo parlando di un gruppo di atleti che ha già detto, a meno di improbabili quanto clamorosi sviluppi della vicenda, di non voler scendere in campo domani a Cornuda. Al tempo stesso però questi ragazzi vanno anche capiti: dopo tutto ciò che è già capitato, i Nardin avevano annunciato che ieri avrebbero consegnato alla squadra 50 mila euro come acconto dei due mesi di rimborsi. Niente di tutto questo, la squadra ha rivelato di non aver visto un cent. E perciò il loro malumore, già a livelli stratosferici, ormai dev’essere entrato in orbita.
Anche ieri da parte loro è proseguita l’autogestione, nel senso che si sono recati puntualmente a Carbonera per un allenamento abbastanza sui generis, senza naturalmente mister Carmine Esposito, che ormai sembra irrimediabilmente tagliato fuori. Evidenti i motivi per cui lo fanno: se come si paventa il Treviso, oggi secondo a 6 punti dal Sedico, verrà abbandonato al proprio destino, è opportuno che il 2 dicembre, giorno di apertura della sessione invernale del mercato dei Dilettanti, i giocatori si facciano trovare dalle società interessate a ingaggiarli in una condizione fisica almeno accettabile. E, per non incorrere in squalifiche che impedirebbero di essere tesserabili da subito, domani in ogni caso hanno deciso di recarsi al campo di Cornuda, anche se non indosseranno la divisa da gioco.
Da parte sua mister Esposito, pure lui alquanto sconfortato da una situazione per lui particolarmente dolorosa, cercherà anzitutto di trovare 18 giocatori, evidentemente pescando dalla squadra Primavera, e di allestire una formazione, per forza di cose raccogliticcia, che affronti con l’entusiasmo e la freschezza della gioventù l’autentica squadra materasso del girone, che su 11 gare ne ha perse 10, segnando 8 reti e subendone 26. E che in settimana ha anche cambiato allenatore, dopo le dimissioni di Tommaso Tommasi e l’arrivo di Marco Carretta. Insomma, che partita ne verrà fuori? E soprattutto sarà davvero l’ultima per un Treviso che, com’è nella logica delle cose, sa che non potrà contare sui ragazzini sino alla fine della stagione? Questa lenta agonia va risolta, in un modo o nell’altro.
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