La Fir socio paritario di Celtic Rugby DAC Il Benetton al tavolo delle grandi decisioni

treviso
Un successo per tutto il nostro movimento, comprese le due società italiane del Pro 14: ieri FIR è diventata socio paritario di Celtic Rugby DAC, l’ente responsabile dell’organizzazione del Guinness PRO14 Rugby Championship, ossia fa parte a tutti gli effetti dei soci proprietari dell’organizzazione, al fianco di Irish Rugby Football Union, Scottish Rugby Union e Welsh Rugby Union e, come tale, riceverà una parte dell’investimento. Una parte dell’investimento verrà trattenuta centralmente da PRO14, per consentire al Board di investire in ulteriori possibilità di business e per l’implementazione delle operazioni della manifestazione, in linea con le ambizioni di crescita del torneo. L’operazione si inserisce nella partnership tra Celtic Rugby DAC e CVC Capital Partners Fund VII ufficializzato ieri.
Negli ultimi quattro anni, il Guinness PRO14 ha ottenuto risultati importanti dentro e fuori dal campo: è stata raddoppiata la distribuzioni di ricavi ai club e agevolata la ricollocazione verso il gioco di investimenti derivanti dal torneo. Legittima la soddisfazione del presidente federale Alfredo Gavazzi: «In un momento storico particolare e complesso come quello attuale, questo accordo ci permette di proseguire nel processo di crescita del rugby nel nostro Paese ad ogni livello, ripercuotendosi positivamente non solo sulle nostre franchigie Benetton e Zebre che prendono parte al torneo ma, più in generale, sullo sviluppo armonico di tutto il rugby italiano, dalla base al vertice». Da parte del Benetton Rugby il direttore sportivo Antonio Pavanello sottolinea come il riconoscimento sia dovuto anche ai risultati sul campo: «Mi riferisco a questi dieci anni di lavoro caratterizzati da una progettualità a lungo termine che in passato era mancata e che ora ci aiuterà per il futuro. Anche come club siamo soddisfatti in quanto direttamente coinvolti».
Concretamente cosa significa tutto ciò per il Benetton? «Significa che d’ora in poi potremo interfacciarci con la Federazione a livello di progettualità, sedere ai tavoli importanti per stilare un programma che sia a lungo termine e di ampio respiro». A livello politico è sperabile che ora il peso dell’Italia sia maggiore. «Io penso sempre che i risultati siano sempre il fattore più importante» puntualizza Pavanello «ed è con i risultati che si guadagna il rispetto: il nostro impegno come franchigia è continuare ad ottenere risultati positivi proprio per riscuotere sempre maggiore credito in ambito internazionale».
A proposito di Pro 14, le due gare con le Zebre devono ancora essere ufficializzate. «Soprattutto nel Regno Unito, ma non solo, c’è ancora incertezza sulla situazione sanitaria ed i protocolli devono ancora essere stilati. Ciò non toglie che tutti crediamo ancora che la stagione possa essere terminata ad agosto. La preparazione? Osservando le regole abbiamo iniziato ad utilizzare la palestra, non ancora la palla». —
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