La De’ Longhi cerca l’intesa a stelle e strisce Wayns e Burnett studiano già da “coppia”

TREVISO
Con tutto il rispetto per gli italiani, che fra l’altro essendo più numerosi vantano un maggiore peso specifico, sono i giocatori americani che fanno sognare i tifosi di una squadra di pallacanestro. E Treviso non può fare eccezione. Da Dominez Burnett e Maalik Wayns il popolo del Palaverde si aspetta canestri, spettacolo e soprattutto successi. E loro hanno già detto di aver scelto la De’ Longhi proprio per questo. D’altra parte non sono due tizi qualsiasi ma americani di pregiato pedigree i quali, anche per il ruolo che ricoprono, dovrebbero risultare effettivamente tra i più spettacolari.
Burnett è un 2-3 capace sia di iniziare l’azione che di concluderla, il classico swingman: l’altro giorno è arrivato dopo 14 ore di volo, sarebbe dovuto arrivare domenica ma ha avuto dei problemi e quindi jet leg pazzesco. Nonostante ciò sorrisi e high five con i tifosi non sono mancati. Ieri anche lui ha iniziato la preparazione con una seduta di atletica a Villorba la mattina e palestra il pomeriggio. «Per me qui a Treviso è tutto nuovo», dice, «però conosco la storia di questa piazza, i tifosi, la città, che fra l’altro ho scoperto essere non troppo distante dal mare, che a me piace parecchio: sono felice ed anzi entusiasta di poter cominciare questa mia nuova avventura, dalla quale mi aspetto una grande stagione». È anche la prima volta che Burnett scende in una seconda divisione. «Ma non è la prima volta che gioco in Italia, sono stato a Capo d’Orlando per un’unica partita. Mi ritengo un giocatore di squadra, faccio ciò che mi chiedono e cioè prendere rimbalzi, passare la palla, naturalmente anche segnare. A me interessa principalmente aiutare il gruppo a raggiungere l’obiettivo. Tecnicamente mi piace effettuare lo step-back, quel passo indietro prima di tirare, ogni estate lo vado perfezionando. Sono pronto ed anche certo che assieme ci divertiremo».
Maalik Wayns è il regista, il play chiamato a dirigere l’orchestra biancazzurra, non disdegnando di andare a canestro: a Badalona l’anno scorso ha avuto una media in doppia cifra. Un primo contatto con Treviso l’aveva già avuto il 20 luglio in occasione della sua presentazione. «Adesso però è diverso perchè inizierò a conoscere i miei compagni ed a legare con loro, soprattutto con Burnett, a capire quali sono le aspettative per questa nuova stagione». Anche se è già be n chiaro che si punta alla A. «Con coach Menetti ci siamo detti una cosa importante, e cioè che dovremo essere pronti e preparati durante tutta la settimana, bisognerà allenarci bene. E sono certo che questo ci porterà sicuramente a cogliere dei buoni risultati, partita dopo partita. Importante sarà lavorare duro ogni giorno».
Quest'anno Treviso Basket ha cambiato anche il preparatore atletico: l'erede di Andrea Dotto è Andrea De Conti, che arriva da Udine. Al gruppo sono aggregati inoltre i giovani Riccardo Agbortabi (ala, 2000), Andrea Epifani (play, 2001), Sebastiano Listuzzi (centro, 2000), Eric Visentin (ala, 2001) ed Enrico Vanin (play, 2000). Aleksa Nikolic attualmente è a Pistoia aggregato alla formazione toscana che a corto di giocatori aveva bisogno di giocatori. Starà lì circa un mese.
Bel gesto di Stefano Pillastrini, primo coach di Treviso Basket in A/2 ed attualmente impegnato nell'Eurocamp a Cesenatico, che su facebook ha voluto mandare un saluto alla sua ex squadra. «Un grande in bocca al lupo a TvB per questa nuova stagione. Un saluto a chi mi ha dimostrato grande affetto, staff, società e tifosi con cui abbiamo vissuto stagioni indimenticabili. Grazie e un abbraccio forte a tutti». —
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