Istrana oggi recupera il match di San Donà

ISTRANA. L’Istrana torna in campo oggi alle 18, a San Donà, per il recupero della prima giornata di ritorno in Eccellenza. È la partita non giocata dieci giorni fa complici gli impegni in Coppa Italia dei biancocelesti, che in finale hanno battuto 1-0 il Garda, approdando alla fase nazionale. La sfida di campionato allo Zanutto (arbitro Zantedeschi di Verona, coadiuvato da Zoccarato di Padova e Zanon di Vicenza) mette a confronto due formazioni vittoriose domenica scorsa e separate da un punto: Sandonà quinto a quota 26, Istrana settimo a 25. Quasi uno scontro diretto in chiave playoff.
Gli “avieri” di mister Enrico Bonaldo, che in trasferta hanno racimolato solo 6 punti, dovranno scardinare la miglior difesa del girone B. Lo sa bene Samuele Bellè, bomber dell’Istrana e terzo nella classifica marcatori dietro a Maccan del Portogruaro e Gnago del PortoMansuè. L’attaccante gialloblù è in costante crescita: 6 gol in campionato nell’Eccellenza 2016/2017, 8 gol nel 2017/2018, 12 gol nell’ultimo campionato e già 11 in questo, quando siamo solo a metà stagione.
«Pian piano ho preso confidenza con la categoria», racconta Bellè, classe 1993 di San Gaetano, al suo quarto anno di fila con la maglia dell’Istrana, dopo le esperienze con Vedelago, CornudaCrocetta e soprattutto San Gaetano. «Il mio obiettivo è di farne più dell’anno scorso, magari dai 15 in su, ma prima di tutto viene la squadra. Contro il Sandonà non sarà semplice, è un ottimo avversario con la difesa meno perforata. Ci troviamo a un solo punto da loro, ma il nostro obiettivo primario è la salvezza. Possiamo contare sul quinto miglior attacco del girone, mentre dietro abbiamo trovato la quadra e adesso subiamo meno gol».
«Domenica contro il Martellago ho realizzato la seconda doppietta stagionale, dopo quella con l’Union Pro. Comunque sono abbastanza generoso in campo, mi piace correre e torno volentieri indietro. Non sono la classica boa lì davanti. Se dovessi scegliere il mio gol più bello tra gli 11 di questo campionato, direi quello di testa da calcio d’angolo a Portogruaro, anche se abbiamo perso. Il più importante, invece, è stato con l’Eclisse Careni Pievigina, avendo vinto 1-0. Ovviamente è merito anche dei miei compagni. Sia a Istrana che a San Gaetano ho trovato un bel gruppo, instaurando buoni rapporti a livello umano», conclude Bellè, che nell’arco della sua carriera ricorda con piacere gli allenatori David Favero e Marco Marchetti. —
Alberto Zamprogno
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