Il nuovo Benetton ai nastri di partenza. Non c’è Intoppa

Il team biancoverde presenta la rosa e lo staff. Cambia il preparatore, Goosen diventa il numero due
Marius Goosen
Marius Goosen

TREVISO. Come una stazione centrale. Venti arrivi, e tra questi cinque graditi ritorni. E sedici partenze. Il Benetton rugby ufficializza la rosa e lo staff, e si scopre che la rifondazione di un anno fa viene accentuata, soprattutto nel parco stranieri: un dato su tutti. Solo quattro stranger arrivati un anno fa sono stati confermati, tredici hanno lasciato la Ghirada: un record). E la rivoluzione si allarga allo staff, dove non c’è più il preparatore Intoppa e cambia la posizione di Goosen ed entra capitan Pavanello, dai galloni alla scrivania.

La rosa. Trentanove i leoni, in teoria c'è ancora spazio per un tassello o due. Ecco la divisione per ruoli. Piloni (8): Al. De Marchi, Ferrari, Filippetto, Harden, Manu, Muccignat, Traorè, Zanusso. Tallonatori (3): Bigi, Gega, Giazzon. Seconde linee: (5): Fuser, Montauriol, Naudè, Palmer, Paulo. Terze linee (8): Barbieri, Barbini, Budd, An. De Marchi, Lazzaroni, Minto, Steyn, Zanni. Mediani di mischia (3): Gori, Lucchese, Smylie. Aperture (2): Ambrosini, Christie. Centri (4): Bacchin, Morisi, Pratichetti, Sgarbi. Ali (3): Esposito, Ragusi, Nitoglia; Estremi) (1) Hayward. Utility back (2): Iannone, Mc Lean.

Tom Palmer
Tom Palmer

Duttilità. Il primo esame della rosa suggerisce l’altissima flessibilità delle soluzioni per Casellato. E basti dire che ci sono almeno 4 giocatori per la posizione di terza centro (Barbieri, Steyn, Zanni e De Marchi), e altrettante opzioni per la regia (Mc Lean e Iannone oltre a Christie e Ambrosini). Moltissimi i giocatori con almeno due ruoli: Iannone, Nitoglia, Pratichetti, Mc Lean, Ambrosini, Budd …

Pack. Certo la chiave resta il pack, croce e delizia un anno fa. Molta attesa per i volti nuovi, sia per i giovani che per i veterani come Paulo e Palmer. Attese riconferme (Zanusso, Barbini, Harden) ma anche decolli (Lazzaroni, Gega, Steyn, Trarorè, Ferrari).  In attesa di vedere gli “eccellenti” De Marchi (Andrea) e Filippetto.

Staff. Stabilizzato Ferrari, rianimatore del pack dopo l’avvio da incubo della scorsa stagione. La mancata riconferma di Intoppa in prima squadra conferma che non c’era il feeling con Casellato e il resto dello staff, ma è interessante notare la promozione di Goosen a director of rugby, un ruolo che lo pone in cima alla gerarchia, dopo il presidente Zatta e prima del diesse Pavanello. Field Dodgson resta coach delle abilità tecniche e videoanalyst. Casellato lavorerà a tempo pieno anche su difesa e trequarti, dunque. L’ex tallonatore Ceccato è il nuovo team manager, succede a Serafin. Il ruolo era vacante da un anno. Non è ufficializzato nello staff, ma Giovanni “ciccio” Grespan è sempre il factotum operativo.

Medici e preparatori. Fabio Benvenuto e Gabriele Rossi son o i preparatori atletici. Confermato il pool medico (Marino Baldo, Salvatore Gravinese, Elvis Lela, Roberto Saccocci) e quello dei fisioterapisti (Ennio Zaffalon, Marco Bazo, Giacomo Mazzon).

I partenti. Impressionante la lista delle partenze. Ma Acosta, Anae, Auva’a, Carlisle, Cattina, Luamanu, Novak, Mercanti, Swanepoel, Vallejos Cinalli non lasceranno troppi rimpianti. Seniloli è stato delizia e croce e si congeda con l'impressione di un talento... non inquadrabile. Favaro sarà braveheart in Scozia, Campagnaro scommette su di sé Oltremanica; Derbyshire cerca più fortuna alle Zebre, come Maistri al Petrarca. E Sbaraglini è in causa con la società. 

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