Il derby del Prosecco brinda ai gallesi

 A Monigo gli Ospreys faticano a trovare il bandolo della partita, il Benetton crolla soltanto nel finale
Simone Ragusi, la sua entrata in campo è stata determinante
Simone Ragusi, la sua entrata in campo è stata determinante

TREVISO. Nemmeno il punto di bonus, sognato fino a 5 ’ dalla fine. E stavolta c'è da recriminare. Il Benetton lotta, mette la testa avanti all'ora di gioco, e non è cosa successa spesso, quest'anno. Ma alla distanza gli Ospreys rimontano, sbagliano al piede con Biggar ma risolvono la pratica e nel finale, amarissimo, non lasciano nemmeno le briciole. Treviso è punita dalla splendida meta di Tipurich in contrattacco e da un’altra azione corale suggellata da Webb. Vince - ancora - il Prosecco dei Ciani Bassetti che sponsorizza la squadra Oltremanica.

Peccato. Treviso ha intravisto anche il successo, a cronometro abbondante, e con un avversario di rango. È' mancato qualcosa nel gioco aperto, dove i meccanismi vanno ancora rivisti. Troppi palloni persi in avvio, e troppo disagi sui palloni alti di BIggar and co., sempre recueprati dai gallesi (5 su 5). Regali che non si possono fare a questi livelli.

E poi la gestione dei palloni che scottano. Quanto Treviso, in avvio di ripresa ha rimontato, con la meta di Ragusi di volontà più che di forza in bandierina dopo tambureggiante assedio sotto i pali gallesi, e poi perfezionato il sorpasso con un penalty di Hayward, ha avuto altri 10’ di superiorità per il giallo a Webb. Ma non ha saputo piazzare un'altra zampata, e ha sciupato due palloni nei 22, e una touche, reparto ieri non all'altezza della chiusa, che ha conquistato 5 calci in spinta (ma ne ha concessi 2). Poi, l'inspiegabile cedimento finale. Sul -6 c'è stato anche un possibile contrattacco, gestito male, poi un altro sciagurato pallone di Gori che ha alimentato l'ultima combinazione degli Ospreys

Due superiorità numeriche consecutive, ma due storie diverse, nei primi 20' della ripresa. Il giallo al pilone Smith era sfruttato benissimo _ ma forse lì Treviso ha esaurito le pile _ non così la seconda. E non appena gli Ospreys sono tornati in 15, hanno firmato il controsorpasso con un break di Waler, rotolato vicino alla linea come un'anguilla prima che Evans perfezionasse. Ed è stata la svolta del match, perchè poi Biggar ha capitalizzato ancora dalla piazzola e ha messo in condizione i suoi di gestire bene il rettilineo finale. In cabina di regia trevigiana, invece, Christie ha accusato altre sbavature, forse è affaticato.

Restano un paio di domande, per i Leoni. Perchè altre volte non si è vista questa intensità, questa voglia di lottare, ben simboleggiata dalla pirma linea (bravo Giazz in campo aperto) e da un Gori in formato mundial per 70 minuti? E perchè con la palla in mano di fa ancora così tanta fatica? Emblematico il primo avanzamento profondo di Luamanu, in avvio: dopo 5 fasi, Treviso ha perso un pallone (ex) di qualità quasi 20 metri più indietro... La squadra sembra in grado di esprimersi meglio - agli sgoccioli della stagione, ma ora più che mai ci si deve

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