Il Consorzio UniVerso Treviso aumenta il capitale per la Serie A

Aumento del capitale sociale di circa un milione e mezzo, da 2.7 a 4.2; adeguamento statutario da società dilettantistica a professionistica (Srl); versamento di 250 mila euro + Iva e una fideiussione di analogo importo, da versare entrambi alla Lega; nomina del collegio sindacale con Stefano Bordin presidente, e con Mauro Raccamari ed Emilio Abrami sindaci effettivi. Sono queste le decisioni prese dal primo Cda del Consorzio UniVerso Treviso dopo la promozione in A, riunitosi ieri nello studio montebellunese del notaio Matteo Contento. Riunione di poco più di un paio d’ore, alla quale hanno partecipato i 7 rappresentanti del Cda (il presidente Rizzo, il vice Paladin, Fabbrini, Zanatta, De Bortoli, Marchetto e De Bettin) assieme al presidente di TvB Vazzoler, al ds Gracis ed al dg Favaro.
«Ci siamo ispirati a quella norma di equilibrio finanziario che ci ha sempre contraddistinto», ha detto Roberto Rizzo, «cercando di ottenere il meglio dalle risorse economiche che saranno messe a disposizione. Abbiamo voluto dare un segnale forte: il Consorzio garantisce la stabilità di Treviso Basket facendo sempre il passo adeguato alla gamba, come del resto sempre è avvenuto in questi anni. E questo grazie alla oculata ed intelligente gestione delle risorse di Giovanni Favaro, che si è avvalso anche della sua esperienza nella Benetton Basket. TvB è una società seria con un management collaudato, vogliamo continuare ad esserlo: si badi, non parliamo di follie, ma di costi ampiamente sostenibili e condivisibili, per permettere alla dirigenza di acquisire dei giocatori importanti. Adesso stiamo gettando le basi e creando le fondamenta dell’intera edificio, che sarà più grande e più bello». Dove troverete le risorse per aumentare il budget? «Con l’aumento delle sponsorizzazioni e del numero dei soci, e del loro contributo. Teniamo conto che in Serie A la visibilità, ben superiore alla A2, aumenterà in maniera esponenziale essendo le partite, due a settimana, trasmesse da Eurosport e Rai. Abbiamo già avuto numerose risposte di aziende disposte a fare la loro parte. Il nostro è un organismo collettivo, ogni componente dà in proporzione alle sue risorse. Stiamo approntando la campagna abbonamenti, cercheremo di mantenere prezzi popolari, per tutte le tasche, naturalmente adeguati all’aumento dei costi e in linea con quelli di altri club della nostra dimensione.Il Palaverde resterà il Palaverde. I tifosi capiranno, anzi hanno già detto di essere disposti a pagare di più senza problemi, avendo regalato loro una enorme soddisfazione. E vogliamo in futuro darne una ancora maggiore».
La maggiore visibilità farà arrivare nuovi soci e nuovi sponsor: a che quota vorreste vedere arrivare UniVerso? «Il mio desiderio è che nel giro di un anno si potesse passare dai 152 di oggi a 180-200. Io non mi stancherò mai di ribadire che noi siamo un movimento collettivo, di squadra. Siamo arrivati in Serie A pur non essendoci più la figura del mecenate, tutti danno il loro contributo e penso che siamo una delle realtà più democratiche nel basket italiano. Vogliamo continuare ad esserlo». —
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