Il basket ha incoronato Benetton e Bariviera

Dunque, ne abbiamo altri due, di trevigiani, nella Hall of fame di pallacanestro: dopo Rosetta Bozzolo (2011) quest’anno è toccato a Renzo Bariviera e Gilberto Benetton. Tra un anno potrebbero aggiungersi Renato Villalta e Bianca Rossi, che sono tra le nomination. Ha detto "Barabba Bariviera": «Vorrei ricordare Giancarlo Primo, che per me è stato come un padre, e il mio indimenticabile compagno di stanza, Marino Zanatta». Dino Meneghin su di lui: «Ho incontrato per la prima volta Renzo in una finale Giovanile a Montecatini, negli anni ‘60: non eravamo ancora arrivati e già sentivamo parlare di questo Bariviera che schiacciava con grande facilità. Quell’anno vinse il premio di miglior giocatore delle finali e portò a casa un materasso, evidentemente i tempi sono cambiati. Era astuto, forte, completo, un’ala micidiale in tutte le zone del campo».
Gilberto Benetton: «Dall’anno scorso abbiamo deciso di lasciare la pallacanestro ma non abbiamo abbandonato certo il basket. Gestiamo una Città dello Sport e curiamo le giovanili con più attenzione di quanto facessimo prima, oltre ad occuparci di altre discipline come rugby e pallavolo. Oggi curiamo di più il sociale, che poi era la motivazione di base con la quale 30 anni fa entrammo in questo mondo».
E Gianni Petrucci, nuovo presidente Federazione italiana pallacanestro, sul "paron": «Ricordo che ero segretario generale e lui già ero famoso nel mondo: pur nella neutralità del mio ruolo, ho gioito con lui e con Giorgio Buzzavo per le tante vittorie di Treviso. Verdesport è stato un esempio di come si debba investire nello sport a livello giovanile, noi continueremo a utilizzare le loro strutture anche per alcune attività della Federazione».
(si. fo.)
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