Il basket che conta è rosa L’avventura Magigas in A3

Senza contare che una volta si chiamava Plastilegno e dava vita agli epici derby in A con la Pagnossin, è la squadra di basket della Marca per quest’anno di più alta caratura. La Magigas Basket Treviso merita perciò rispetto e considerazione, anche perché ha tante primizie da offrire: un torneo nuovo di zecca, la A3, il coach, un roster completamente rifatto, anche per il rifiuto in blocco delle "vecchie", per svariati motivi, di indossare la maglia biancoceleste. La tradizione è rappresentata dal presidente, Sergio Pasqualini e dallo sponsor, Gianni Mattiuzzo: sono lì da 5 e 3 anni. Il roster: Giorgia Schiavon, ala, 1.76, 23 anni (un ritorno); Stefania Rachello, guardia, 1.70, 26; Valentina Vianello, guardia-ala, 1.77, 20; Monica Tonello, play, 1.65, 24; Chiara Calloni, play-guardia, 1.70, 18; Federica Bagolin, centro, 1.84, 16; Marta Zucca, guardia, 1.75, 21; Irene Zanus Fortes, ala, 1.81, 20; Martina Maron, play, 1.68, 22; Sofia Fall, guardia, 1.76, 23, Giulia Brotto, ala, 1.82, 21. Presentazione l’altra sera al Maggior Consiglio, iniziata con la telefonata di saluto di Ricky Pittis: «Rappresentate qualcosa di importante per la città, siete voi oggi la vera pallacanestro trevigiana: verrò alle partite». Scarpa è entusiasta: «Ci alleniamo quattro volte la settimana, le ragazze lavorano tutte con il sorriso sulle labbra, c‘è un bel clima. Esterni da A2, forse siamo un po’ deboli sottocanestro, con ali adattate a centri e la giovane Bagolin a fare esperienza. Vigarano strafavorito, noi vogliamo salvarci ma sappiamo di valere i playoff». Si inizierà sabato 13 ottobre alle 20.30 a S. Antonino con la Triestina. «Avevamo i requisiti e quindi abbiamo chiesto il ripescaggio dalla B alla A3» spiega Pasqualini, «Vogliamo fare la nostra figura in un torneo difficile, c’è anche una valida under 19 per puntare in alto». Mattiuzzo aveva da levarsi qualche sassolino. "Grazie a chi ci ha messo la faccia, altri ci hanno fatto solo del male. Poi una richiesta alle istituzioni: trovateci una palestra per l’allenamento del martedì». Erano presenti Fulvio Pettenà, presidente del Consiglio provinciale, lo sceriffo Gentilini e Andrea De Checchi, assessore allo sport. Tante belle parole ma, al solito, aiuti concreti zero. (si.fo.)
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