Grobschartner è Felix, l'Austria detta legge a Col San Martino

Allungo vincente nel finale per staccare il russo Nych lungo la linea del Piave, quarto l'azzurro Moscon
Felix Grobschartner (nella foto Bolgan)
Felix Grobschartner (nella foto Bolgan)

COL SAN MARTINO. Sembra destino che sulla strada verso il centenario della Grande Guerra in Italia siano... gli austriaci a dettare legge lungo la linea del Piave. La 67ª edizione del Trofeo Piva-11º Gp Cubo Ceramica di Col San Martino, infatti, conferma la sua inclinazione “internazionale” e parla ancora straniero: dopo Gregor Muhlberger, trionfatore nel 2014, sotto il traguardo pasquale di piazza Rovere quest’anno è passato a braccia alte il compagno di squadra e connazionale Felix Grobschartner. Il 21enne portacolori della Felbermayr Simplon Wels ha avuto la meglio sul compagno di fuga dell’ultima manciata di chilometri, da Santo Stefano all’arrivo, il nazionale russo Artem Nych. I due finisseur hanno beffato il gruppetto di una quindicina di corridori con il quale si erano staccati sul secondo Gran Premio della montagna di Combai, poi regolato al traguardo dal veronese Davide Gabburo (General Store Bottoli Zard). Un Trofeo Piva caratterizzato da un clima poco primaverile, con basse temperature e un forte vento, spesso contrario al senso di marcia dei 184 iscritti, ma che, come nella tradizione, ha prodotto negli scollinamenti del Guietta e del Combai i protagonisti di giornata. La gara, infatti, si è risolta negli ultimi due giri, anzi nell’ultimo anello, quest’anno tracciato dallo staff di Martino Puppetti con un inedito doppio passaggio sul Combai, ripetuto nel giro finale a distanza di 8 chilometri. Il primo passaggio ha scremato il plotoncino che era riuscito a fermare definitivamente la fuga di giornata, dai sapori epici, di Giacomo Zilio (Zalf), Alexander Vlasov (Russia) e Stefano Nardelli (Trevigiani), mentre il secondo strappo ha lanciato il successivo attacco di Grobschartner e Nych, rendendo vano il gran lavoro di due dei grandi favoriti della vigilia Robert Power (Australia) e Gianni Moscon (Zalf). L’austriaco e il russo hanno capito che non avrebbero avuto vita facile se fossero arrivati in piazza Rovere con i velocisti al seguito e si sono coalizzati nella stoccata da finisseur. Sul rettilineo di via Scandolera, tra Colbertaldo e Col San Martino, l’attacco decisivo di Grobschartner, sufficiente a guadagnare qualche decina di metri su Nych e percorrere i cento metri finali con le braccia alzate. Da sottolineare la lunga azione di giornata di Zilio, Vlasov e Nardelli, partiti in fuga già dal primo giro e sfaldatisi solo nell’ottavo, con l’assorbimento del russo. Nardelli e Zilio resistono e il portacolori della Trevigiani riesce a superare l’ultimo gpm di Guietta in testa, prima di essere definitivamente raggiunto da un gruppetto di una quindicina di corridori, tra i quali prova qualche sortita Davide Martinelli (Colpack). Ma i più attivi restano Power e Moscon, sempre a stretto gomito di Nardelli nell’ultimo giro caratterizzato dal Combai. Il secondo scollinamento, a 13 chilometri dal traguardo crea i 14 uomini che si contenderanno il 67esimo Trofeo Piva. E sui saliscendi tra Santo Stefano di Valdobbiadene e Colbertaldo, parte l’attacco in discesa della coppia Grobschartner-Nych, brava a scavarsi qualche centinaio di metri di distacco dal resto della compagnia sino allo striscione dell’ultimo chilometro.

Ordine d’arrivo: 1) Felix Grobschartner (Felbermayr Simplon) in 4h 20’ 51” alla media di 38,93 Km/h; 2) Artem Nych (Russia) a 3”; 3) Davide Gabburo (General Store Bottoli) a 10”; 4) Gianni Moscon (Zalf Euromobil Désirée Fior); 5) Loic Vliegen (Bmc Development); 6) Hart Tao Geoghegan (Axeon Cycling Team); 7) Simone Petilli (Unieuro Trevigiani); 8) James Knox(Zappi’s racing team); 9) Ildar Arslanov (Russia); 10) Silvio Herklotz (Team Stolting).

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