Granfondo del Centenario Due i tricolori in palio

La manifestazione si svolgerà il 3 giugno a Montebelluna, sarà valida per i campionati  italiani di Medio Fondo Master e Women. Due i tracciati di 139 e 111 chilometri
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MONTEBELLUNA. Milleduecento concorrenti in rappresentanza di tutte le regioni d'Italia e molti dei quali provenienti da i paesi d'Europa parteciperanno domenica 3 giugno a Montebelluna alla 5. edizione della Gran Fondo del Centenario. A rilevarlo è stato Angelo Pasqualin, presidente del Gruppo Sportivo Olang, organizzatore dell'evento, durante la presentazione della competizione svoltasi nella sala consigliare del Comune di Montebelluna alla presenza degli amministratori comunali e dei dirigenti della Federciclismo. «Prosegue con la Gran Fondo del Centenario il nostro progetto che ha per obiettivo quello di unire la storia allo sport» ha sottolineato Pasqualin dopo aver rivolto il benvenuto agli ospiti «e ci consente di rivisitare i luoghi che furono teatro della Grande Guerra. Dopo le prime quattro precedenti esperienze che ci hanno gratificato al di là di ogni più rosea previsione rinnoviamo l'appuntamento certi che anche quest'anno il messaggio storico e sportivo di questa manifestazione possa raggiungere ogni angolo d'Italia». Quella del 2018 sarà un'edizione del tutto speciale, disegnata su due percorsi (uno per gli specialisti delle Gran Fondo e l'altro per quelli del Medio Fondo) che interesseranno le località che furono teatro del primo conflitto mondiale e che coinvolgeranno oltre il fiume Piave (caro alla Patria) e per la prima volta anche il Monte Grappa dove erano dislocate le truppe italiane e quelle austroungarighe. Tra le novità dell'edizione del 2018, che assegnerà i titoli italiani di Medio Fondo Master e Women, anche l'inserimento della manifestazione nel Challenge Alè e nel Criterium Veneto entrambi articolati in nove tappe. A tenere a battesimo la Gran Fondo del Centenario sarà l'ex campione e professionista di Montebelluna, Mario Beccia, formatosi alla scuola del compianto Ugo Pavan. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero che era affiancato dagli assessori Elisa Gobbo, Dino Bottin e Michele Toaldo; mentre a rappresentare la Federciclismo, Barbara Baratto, della prima Sezione Corte Federale d'Appello, il vice presidente del Comitato Veneto, Ivano Corbanese, Mario Penariol, Moreno Zonta, Giorgio Martin e l'ex professionista, Alessandro Bertuola.

Subito dopo sono stati Luciano Fabretto, direttore di corsa e Domenico Positello, vice presidente del Gs Olang, ad illustrare gli appuntamenti collaterali, i percorsi e le caratteristiche della Gran Fondo e della Medio Fondo disegnate rispettivamente sulle distanze di 139 km (con un dislivello di 2.699 m.) e di 111 km (1.766 m.) che assegneranno il 5. Gp Astvute, il 1. Gp Ipanema e il 24. Trofeo Olang. La cerimonia si è conclusa con la consegna da parte di Angelo Pasqualin della maglia verde commemorativa, appositamente preparata per l'evento, a Mario Beccia. «Sono passati 30 anni da quando ho concluso l'attività sportiva» ha ricordato Beccia che è anche presidente dell'Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto «e il ciclismo mi ha dato tanto. Non pensavo che dopo tanto tempo gli organizzatori si ricordassero di me. Ma un grazie lo dedico al mio primo maestro Ugo Pavan che ha sempre creduto in me. Sono onorato e felice e non posso ricordare che la nostra è una meravigliosa palestra». «Il ciclismo rispetto ai miei tempi è cambiato parecchio» ha concluso «noi dovevamo saper leggere la corsa ora, invece, ci sono le radioline che informano di tutto quello che avviene e poi noi eravamo molto più vicini ai tifosi».



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