Giro d’Italia, tutto sulla cronometro Conegliano-Valdobbiadene

Così Nibali si prepara per i fuochi d’artificio. L'entusiasmo per il passaggio della Carovana e la grande occasione di visibilità per le colline del Prosecco. Il derby tra Astoria e San Gabriel. E tutta la viabilità per non incappare nelle zone rosse

CONEGLIANO. È una di quelle tappe che i pretendenti alla rosa - Nibali in primis - avevano cerchiato fin dallo scorso autunno, quando il Giro aveva svelato il tracciato. È una di quelle tappe che - parafrasando Diodato - potrebbe far rumore, a colpi di distacchi pesanti e sconvolgimenti nelle posizioni nobili della generale. Il Giro sbarca domani nella Marca per la crono Conegliano-Valdobbiadene (e ieri intanto s’è visto in fuga Manuele Boaro, unico pro’ trevigiano in gruppo con Andrea Vendrame), tributo alle colline patrimonio Unesco e a una provincia simbolo del pedale.

Un giorno che dovrebbe incoronare per la terza volta Filippo Ganna. Un giorno che servirà a valutare le chance in prospettiva Milano della rivelazione Almeida. Un giorno che consentirà di testare la solidità di Kelderman. E un giorno - soprattutto - in cui Vincenzo Nibali proverà a impacchettare un risultato a sorpresa (nelle crono mosse, in passato, ci è riuscito; da junior, nel 2002, fu bronzo nel tic-tac iridato di Zolder), dando forza alle sue ambizioni, in attesa di misurarsi con l’alta quota.

Quel Nibali che sui 34 km della crono del Prosecco sentirà pure aria “di casa”: perché il suo allenatore è il trevigiano Paolo Slongo, “spalla” decisiva in tutti i grandi successi; perché proprio sulle strade della Marca la sua carriera iniziò a decollare. Da quel Tricolore Juniores su strada ad Asolo nel 2002 alla tappa vinta al Giro 2010 con epilogo nella “città dei 100 orizzonti”.

Dieci anni esatti fa, il fuoriclasse messinese s’involò dalla discesa del Monte Grappa e allargò le braccia in segno di giubilo sul traguardo di Casella. Fu il primo successo parziale nella corsa a tappe che ha amato di più. Il primissimo in un grande giro, lui che avrebbe poi centrato una Vuelta, due Giri e un Tour.

E chissà se proprio l’attraversamento delle strade trevigiane - facile ritenere che il tifo, per quanto ridotto dall’era Covid, sarà anzitutto per lui - non possa spingerlo verso il terzo trionfo rosa a quasi 36 anni. L'excursus permette di passare in rassegna gli appuntamenti color rosa nella Marca dell’ultimo decennio. Detto del precedente di Asolo 2010, l’anno dopo fu messa in calendario una partenza di tappa da Conegliano: nove edizioni di digiuno per la città del Cima, quest’anno ampiamente ripagata con lo start della crono.

Nel 2012, l’arrivo per velocisti di Vedelago: esultò la meteora Guardini. Ma non solo: l’indomani trovò spazio una partenza da Treviso. Prove generali dell’approdo per sprinter del 2013: in viale Burchiellati, trionfò Cavendish sotto il diluvio. Doppio colpo nel 2014 con la cronoscalata del Grappa e il traguardo di Vittorio Veneto. In anni più recenti, ecco la crono Treviso-Valdobbiadene, il ritorno ad Asolo firmato Diego Ulissi e la zampata di Elia Viviani a Nervesa. Nel 2019, Il Giro salpò da Treviso alla volta di San Martino di Castrozza.

Ora il ritorno in grande stile con una prova contro il tempo dal disegno schizofrenico: saliscendi continui e zero possibilità di respiro. Il dente durissimo di Ca’ del Poggio (1 km, punte al 18%) e le colline del Valdobbiadenese per confezionare una tappa-spartiacque. Una tappa che fornirà indicazioni chiare per la generale, in attesa delle montagne: domenica infatti tocca al Piancavallo.

A person of the crowd encourages italian rider Filippo Ganna of Ineos Grenadiers team on his way to the departure of the 10th stage of the 2020 Giro d'Italia cycling race over 177km from Lanciano to Tortoreto, Italy, 13 October 2020. The 103rd Giro d'Italia is scheduled from 3 to 25 October.ANSA//LUCA ZENNARO
A person of the crowd encourages italian rider Filippo Ganna of Ineos Grenadiers team on his way to the departure of the 10th stage of the 2020 Giro d'Italia cycling race over 177km from Lanciano to Tortoreto, Italy, 13 October 2020. The 103rd Giro d'Italia is scheduled from 3 to 25 October.ANSA//LUCA ZENNARO

Pinarello sul favoritissimo Ganna: «Ha una potenza straordinaria»

Sono le Formula 1 del ciclismo, gioielli da 25mila euro. Come la Pinarello Bolide sfoggiata da Filippo Ganna nella vittoriosa tappa d’apertura del Giro e che il campione mondiale crono di Imola utilizzerà nella Conegliano-Valdobbiadene, tappa che lo vede favoritissimo.

Rispetto alla bici splendidamente guidata al trionfo rosa a Palermo, cambierà solo il rapporto: davanti Ganna monterà il 58 in luogo del 60. Il modello è color oro come nella frazione siciliana, omaggio della Pinarello al recente titolo iridato. Fra le particolarità, il manubrio in titanio sinterizzato e costruito in 3D sulla morfologia del verbanese. «Non so se in futuro potrà lottare per la generale di un grande giro, ora posso dire solo che ha una potenza straordinaria»,

lo descrive Fausto Pinarello, presidente esecutivo dell’omonima azienda, «Non assomiglia, tecnicamente, né a Miguel Indurain né a Bradley Wiggins. Anzi, a Indurain assomiglia per una qualità non banale: è meticoloso, fa mille domande e vuole sempre che tutto sia preparato al meglio. Una sfida da centrare potrebbe essere il record dell’Ora: ma è ancora molto giovane, aspetterei un po’».

Dovesse descriverlo caratterialmente?

«Il classico bravo ragazzo, con la testa sulle spalle», precisa Pinarello. Che, in attesa di un possibile tris di Ganna, può intanto godersi il successo centrato ieri dall’ecuadoriano Jhonatan Narvaez, cuore impavido di una Ineos che ha saputo reinventarsi dopo l’uscita di scena di Geraint Thomas. «I miei favoriti per Valdobbiadene? Oltre a Ganna, occhio ad Almeida», conclude l’imprenditore, che domani riceverà al quartier generale di Fontane Sam Ratcliffe, figlio del patron Ineos Jim.

La viabilità: dalle zone rosse ai droni anti-assembramento

Zone rosse alla partenza e al traguardo, i centri di Conegliano e Valdobbiadene avranno ingressi contingentati. Vietati assembramenti anche lungo il percorso e iniziative che possano creare folla. I 34,1 chilometri della cronometro del Prosecco saranno bloccati alla circolazione dalle 7.30 di stamattina, per essere testati dai ciclisti. Il passaggio sulle strade non sarà consentito nemmeno ai residenti. 
 
Osservata speciale è la salita del Ca’ del Poggio, con droni a monitorare la situazione in supporto alle forze dell’ordine. Carabinieri e polizia saranno chiamati a presidiare la breve ma ripida scalata, soprattutto per far rispettare le norme anti Covid.
 
La polizia locale del coneglianese metterà in volo i droni nella zona collinare, per scongiurare affollamenti. Conegliano, dove vi sarà lo start all’altezza della Fontana dei Cavalli, e Valdobbiadene con il traguardo in piazza Marconi, vivranno il fulcro degli allestimenti, per un raggio di circa un chilometro attorno ai centri. A Conegliano sono già bloccati al traffico da ieri Viale Carducci, Corso Vittorio Emanuele e Mazzini, via Cavour, via Marconi, via XX Settembre, via Caronelli, via Pittoni, compresi i due posteggi dei pendolari tra via Pittoni e via del Ruio. Chiusa anche via Colombo, mentre si potrà accedere a via Pittoni solo per raggiungere la stazione ferroviaria.
Per l’occasione è stato creato un varco in una parte di cantiere della nuova via Vespucci, con la riapertura del sottopasso di via Verdi.
 
Il villaggio del Giro è allestito in piazza Cima e in via XX Settembre. Sarà il servizio d’ordine di Rcs ad occuparsi degli accessi, così come di regolare le aree riservate in cui potrà entrare solo chi ha l’apposito pass.
 
A Valdobbiadene le chiusure da ieri sera riguardano viale Mazzini, dove vi sarà il rush finale dell’arrivo, via Sant’Antonio, via Roma, viale della Vittoria, via Piva, una parte di via Erizzo. Saranno chiusi e riservati all’organizzazione i parcheggi di via Roma fronte ospedale e di via Marconi. L’Open village si sviluppa in zona foro boario in via Garibaldi.
 
La cronometro attraverserà anche il centro di Pieve di Soligo, dove per l’intera giornata rimarranno chiuse al traffico le vie: Conegliano, Marconi, Vaccari, Piazza Vittorio Emanuele II, Schiratti, e Pio X. Il tracciato dopo Conegliano raggiunge la sp635 a Bagnolo di San Pietro di Feletto, salendo poi a Ca’ del Poggio e quindi verso Refrontolo sulle “Mire”. Dopo Pieve dalla sp4 girerà verso la sp 32 e Farra di Soligo, Col San Martino e poi entrare nel territorio di Valdobbiadene. Da stamattina alle 8, sino al termine, nessuno può circolare. L’arrivo della maglia rosa, l’ultimo cronoman, è previsto verso le 16.30.
La viabilità nelle strade interessate dal percorso riprenderà dopo le 17 e comunque finché verranno rimossi gli allestimenti. In centro a Conegliano e Valdobbiadene la circolazione verrà riaperta in serata. Oggi gli studenti di tutte le scuole, nei diversi Comuni interessati, rimarranno a casa. — 

Tonino e Francesco Stringher a Pieve di Soligo
Tonino e Francesco Stringher a Pieve di Soligo

Migliaia di bandierine per colorare le città: mascherine rosa regalate nelle scuole

In questa settimana é il rosa il colore predominante lungo i 34,1 chilometri della cronometro “Wine stage”, che da Conegliano porteranno i ciclisti a Valdobbiadene. Negozianti, baristi, ristoratori sono pronti ad accogliere la carovana e gli appassionati in sicurezza e nel rispetto delle norme anti Covid.

A Conegliano sono oltre un’ottantina i commercianti che hanno aderito alle iniziative di Conegliano in Cima. Così sono state vestite di rosa le vetrine, con biciclette, palloncini, magliette, zainetti, peluche e vari gadget, in cui il rosa è accompagnato dal tricolore. Immancabili le bottiglie di Prosecco, abbinate ai bicchieri rosa, pronte ad essere stappate per celebrare la corsa. L’associazione dei commercianti ha abbinato un concorso per premiare le vetrofanie più originali.

Negozio in rosa a Conegliano
Negozio in rosa a Conegliano

Anche i ristoratori hanno realizzato menù a tema, c’è anche chi ha creato la “Pizza del Giro” come la pizzeria da Gennaro. Nei negozi della città inoltre sono distribuite le mascherine realizzate dalle Grafiche Battivelli, che sono state regalate anche alle scuole di Conegliano e Valdobbiadene.

Nel negozio Stefanel della presidente di Conegliano in Cima, Patrizia Loberto, i manichini vestiti di rosa indossano la mascherina rosa del Giro, a rappresentare la festa in sicurezza. Anche l’olfatto è colorato di rosa, come nelle profumerie Gibin del presidente del mandamento del Coneglianenese di Ascom Confcommercio, Maurizio Gibin. Il Comune di Conegliano ha acquistato da Rcs mille bandierine rosa, stendardi e striscioni con cui verrà addobbato il centro. Nel resort in cima alla salita di Ca’ del Poggio, c’è la botte rosa della Garbellotto pronta ad accogliere i Girini.

Anche il Quartier del Piave si sta preparando all’evento ciclistico dell’anno. L’amministrazione comunale di Valdobbiadene ha invece distribuito cinquemila insegne da esporre sui balconi delle case e nelle attività commerciali. A Farra di Soligo l’amministrazione comunale ha realizzato delle vetrofanie e chiesto a commercianti ed esercenti di colorare i loro locali.

Michela e Giada, parrucchiere a Farra
Michela e Giada, parrucchiere a Farra

Edifici pubblici, privati, vetrine di negozi, già da giorni sono allestiti con l’iconico colore a tema in attesa del passaggio degli atleti. A Pieve di Soligo, Tonino e Francesco Stringher della ferramenta La Valpiave, hanno già posato i fiocchi e una bicicletta rosa al di sopra di uno striscione festoso “W il Giro” per un sabato di festa in cui hanno organizzato all’interno del loro parcheggio un’esposizione di auto d’epoca.

«La nostra è una passione a 360 gradi per gli sport - dicono padre e figlio - ma il Giro d’Italia è qualcosa che va oltre». Anche Michela e Giada, titolare e dipendente del salone di parrucchiera di via Patrioti a Farra di Soligo non si sono tirate indietro, rispondendo “presente” all’appello del sindaco che invitava la popolazione ad allestire le proprie vetrine di rosa per dare il benvenuto nelle terre Unesco ai corridori.

E proprio in municipio, per dare il buon esempio, le balconate sono ornate di fiori e fiocchi rosa. Amore e passione per il ciclismo che, anche se non direttamente sulle due ruote, è ben rappresentato dalla Falegnameria Mantese di Col San Martino, che con assi in legno e tronchi d’albero opportunamente tagliati, hanno creato un maestoso grappolo d’uva per rimarcare la tradizione di un territorio fondata sulla coltura e cultura del vino.

Da Conegliano, passando per il muro di Ca’ del Poggio, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra, e poi l’arrivo previsto a Valdobbiadene, la terra del Prosecco DOCG si tinge di rosa. In tema d'arte e Prosecco, al vincitore della crono verrà consegnata in trofeo un'opera, preparata apposta per l'occasione, dello scultore mianese Valentino Moro. A causa dell’emergenza sanitaria non possono essere realizzati eventi sia in esercizi pubblici che in aree private, per evitare affollamenti. Ma la voglia di celebrare il Giro d’Italia e un momento di festa popolare non mancano, come quella di brindare, tra congiunti, alla tappa “Wine stage”.

Joao Almeida, portoghese ex Trevigiani, stappa il prosecco Astoria
Joao Almeida, portoghese ex Trevigiani, stappa il prosecco Astoria

Astoria-San Gabriel, è derby: festa con le nostre bollicine

C'è un derby tutto trevigiano dentro al Giro d'Italia 2020. Ma non riguarda né il coneglianese Andrea Vendrame, in corsa con la Ag2r La Mondiale, né il ds castellano del Team Ineos Matteo Tosatto. E pare in ogni caso contraddistinto dal fair play.

È un derby che si gioca stappando, essendo quello tra Astoria e San Gabriel: vino da una parte, insomma, birra dall'altra. Il primo marchio, sedi a Crocetta del Montello e Crevada, per il nono anno consecutivo è infatti partner della manifestazione rosa e fornisce le bollicine ufficiali per i festeggiamenti sul podio. Il secondo, quartier generale a Levada di Ponte di Piave, è stato invece scelto dagli organizzatori - per il primo anno - come brand della corsa per ciò che riguarda la birra.

Il settore di mercato, certo, è similare ma il marketing e la storia recente insegnano come i consumatori delle due bevande siano diversi. Con una spinta sensibile, in particolare negli ultimi anni, per la birra, specie quella artigianale (in tutto il Paese, nel 2005, si parlava di una ventina di birrifici artigianali, ora superano le 1000 unità). Il fascino delle bollicine, si sa, specie se si tratta di festeggiamenti, resta comunque sempre lo stesso.

«Ma il Giro per noi non è mai stato limitato alla festa dei ciclisti: ogni anno, lungo il percorso, abbiamo organizzato insieme a tantissimi locali, ristoranti ma anche piccoli bar, decine di feste in rosa, per coinvolgere il pubblico nell’entusiasmo dell’evento sportivo popolare per eccellenza» racconta Filippo Polegato, sales manager di Astoria Wines, azienda guidata da Paolo e Giorgio Polegato, «Quest’anno, per ovvi motivi, abbiamo dovuto rinunciare a tante occasioni di incontro, ma abbiamo potenziato il nostro e-commerce per riuscire a portare i brindisi nelle case di tutti gli appassionati di ciclismo».

In San Gabriel, scelta tra tantissimi birrifici industriali e artigianali del Paese, raccontano invece come ad aver fatto la differenza, probabilmente, sia stata la nascita della propria birra a marchio Sport. «Recentemente, dopo ricerche e studi, abbiamo iniziato la produzione di questa birra speciale: una bevanda a bassa gradazione alcolica che è ideale da consumare dopo una prestazione sportiva. Ora sarà distribuita proprio con il logo del Giro d’Italia» dice a riguardo Gabriele Tonon, titolare del birrificio San Gabriel ed ex ciclista, «Essere la birra che accompagna il Giro d’Italia? È un sogno che si realizza, quando sono stato contattato dagli organizzatori non mi sembrava vero».

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