Giorgione, 4ª promozione in sette anni
Il presidente Antonello ha allestito una rosa molta esperta impreziosita dai 22 gol di Manuel Fruscalzo
CASTELFRANCO. Giorgione, una laurea in... playoff. Ci sono voluti sette anni per riportare alla luce il calcio castellano. Partito dalle ceneri della Terza e da poco più di un mese salito sull’Olimpo dei dilettanti, l’Eccellenza. La stella rossostellata è così tornata a risplendere e, per non soffrire di vertigini, il presidente Orfeo Antonello è pronto a gettare le basi per una duratura stabilità del club.
Una cavalcata iniziata nel 2000, che ha visto il sodalizio castellano scalare di buona lena tutta la dorsale del calcio regionale, mettendo in vetrina parecchi ragazzi e vincendo al primo colpo il campionato di Terza e, nel 2004-05, quello di Prima. Le tappe intermedie sono state suggellate da promozioni avvenute attraverso gli spareggi. Chi, invece, nel recente passato ha segnato un record, è stata la mantovana Poggese di Marco Gaburro, che, in quattro anni, salì dalla Prima in C/2. Andando a ritroso del settennato vanno ricordati i passaggi significativi.
All’esordio in Terza fu mister Tonini a coronare il suo lavoro (una sconfitta con il Montegrappa, 1 ottobre 2000) portando i rossostellati nel torneo superiore. Nel campionato successivo altro balzo con Massimo Colombo: sul neutro di Vedelago il Giorgione vince lo spareggio-derby contro il San Floriano e balza in Prima. Con Paolocci prima e il tandem Liviero-Della Valentina nel biennio 2002- ’03 e ’03- ’04 i castellani maturano la giusta esperienza per programmare l’ulteriore salto di qualità. L’acuto si concretizza con Renato Meneghetti, che, al primo impatto, va a bersaglio e porta il Giorgione in Promozione. Lo score evidenzia una sola sconfitta a Caltana il 12 dicembre 2004. Meneghetti, l’anno seguente, lascia il club e a lui subentra Tomaso Tomasi.
I risultati del campo, favoriti dall’integrazione nell’ossatura della squadra di giocatori di elevata esperienza come il capitano «pepe» Beghetto (ex Montebelluna), Rostellato (S. Lucia, Pordenone, Varese e Belluno), Sambugaro (Montecchio) e Bacchiega (Conegliano), impreziositi dai 22 gol di Manuel Fruscalzo, hanno dato un’impronta (nel girone di ritorno) al torneo di vertice dei castellani e un plauso di merito il team lo deve al paziente lavoro svolto con professionalità e impegno da Tomaso Tomasi, spesso «pizzicato» dall’esterno e sganciato dal club dopo i freddi messaggi di riconferma: «Erano voci velate che anch’io avevo percepito - sottolinea mister Tomasi - ma in quei frangenti ho preferito confrontarmi con il campo, rimanere sereno e centrare l’obiettivo, alla fine la gratificazione dell’impegno profuso da tutti i ragazzi».
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