FINALMENTE AL FEMMINILE I CRASH TEST

di VALERIO BERRUTI L. e donne in auto rischiano di più. È un problema del mezzo naturalmente, da sempre concepito sulle misure e le esigenze dell’uomo. Ma ora si comincia a cambiare e l’arrivo negli...
Di Valerio Berruti

di VALERIO BERRUTI

L. e donne in auto rischiano di più. È un problema del mezzo naturalmente, da sempre concepito sulle misure e le esigenze dell’uomo. Ma ora si comincia a cambiare e l’arrivo negli Usa dei manichini donna nei crash test è il segnale più interessante. Secondo diverse ricerche i guidatori di dimensioni più ridotte sono maggiormente a rischio negli incidenti perché guidano con il sedile più vicino al volante, e quindi all’airbag. Inoltre, la diversa angolatura delle loro gambe rende queste ultime più vulnerabili.

Per tornare alle donne, secondo i dati diffusi dall’Nhs (National highway safety administration), l’ente americano per la sicurezza delle strade, queste rappresentano un quarto dei guidatori e la metà dei passeggeri morti in incidenti stradali. I risultati dei nuovi crash test, purtroppo, hanno confermato i rischi finora corsi dal gentil sesso: modelli che fino al 2010 ottenevano il punteggio massimo di cinque stelle per la sicurezza, sono scesi a due o tre dopo che nel 2011 sono stati testati per gli scontri frontali anche con manichini di dimensioni più ridotte, che riproducono la corporatura media delle donne americane. I test con i manichini donna sono stati usati per il sedile anteriore del passeggero, il posto classico della mamma nei viaggi in famiglia. Mentre per il posto di guida si continuano a usare i manichini uomini, senza tener conto di quante donne guidano tutti i giorni la loro auto. Insomma, la nuova normativa potrebbe essere davvero una bella svolta per la sicurezza in auto.

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