Fantinato ci riprova Via dal Giorgione rinasce a Quinto

Serie D: il bomber figlio d’arte firma una doppietta contro la Clodiense e punta a salvare l’Union
Prandi Quinto Unionquinto-Virtus Vecomp in foto fantinato
Prandi Quinto Unionquinto-Virtus Vecomp in foto fantinato

QUINTO. Dal doloroso divorzio con il Giorgione all'entusiasmante doppietta con il Quinto. Stefano Fantinato è ripartito in dicembre dal club del Sile: arrivato a 4 centri stagionali, di cui 3 in maglia blaugrana, il 20enne attaccante promette la doppia cifra, nella speranza che i suoi gol possano aiutare l'Union ad agganciare i playout e raggiungere poi l'agognata salvezza. Il figlio d'arte - papà Roberto è stato bomber del Giorgione a inizio anni Novanta e adesso allena la Luparense, in Prima categoria - cerca il riscatto personale: due mesi fa, l'improvviso “taglio” deciso dal Giorgione, dopo una strana sceneggiata nel match con il Cerea, quando a metà ripresa, si era seduto in panchina, forzando il cambio. «Ormai acqua passata, è stata una scelta societaria, ma sinceramente non me l'aspettavo e mi ha lasciato l'amaro in bocca», racconta Fantinato, «Avevo preso peraltro un colpo, perciò mi ero seduto: con il mister Esposito, avevo chiarito tutto. Se c'entrasse quell'episodio, beh... sarebbe una motivazione ridicola». Ritrovatosi senza squadra dall'oggi al domani, è stato contattato subito da Nuccio Bresolin, diesse del Quinto, che lo conosceva per il passato comune al Cittadella. «Avevo voglia di rimettermi subito in gioco», afferma l'avanti di Camposampiero ed ex Bassano. Domenica, nella tana della Clodiense, ha firmato il doppio vantaggio, mai poi i chioggiotti sono riusciti a raddrizzare il match, terminato così sul 2-2: «Peccato non sia arrivata la vittoria, ma la Clodiense non meritava di perdere. Pareggio giusto. Adesso abbiamo un organico competitivo e i playout li possiamo agganciare». Domani, in anticipo, il Quinto ospiterà l'Este: «Hanno una rosa importante, ma noi, come sempre, faremo la nostra partita». Fantinato ha trovato in Volpato il partner più idoneo, un bidente tutto padovano che può creare grattacapi a qualsiasi difesa: «Giocando con le due punte, è il mio compagno ideale, perché tiene palla. Io faccio invece la seconda punta e lui è il mio punto di riferimento anche per il bagaglio d'esperienza. Punto alla doppia cifra, per fare meglio così del torneo scorso, quando mi fermai a 7». Ma com'è il rapporto con papà Roberto? «E' allenatore, ma dentro ancora molto calciatore: vorrebbe essere lui in campo. Io devo crescere e i suoi consigli sono sempre preziosi: ne ho bisogno come il pane». Mercato: il Quinto chiude le operazioni in entrata, tesserando Zibejr Jasarovski, classe '94, arrivato dal Giorgione via Bassano, che lo ha girato in prestito. Cresciuto nel vivaio giallorosso, è terzino destro: accanto a Montin, un altro ricambio fra i pari età.

Mattia Toffoletto

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