Fabio Aru è nella Marca per provare la crono del Giro

TREVISO. Mancano meno di quattro mesi alla tappa che potrebbe se non decidere, quanto meno mettere un'ipoteca importante sulle posizioni di vertice del Giro 2015. Quel giorno cadrà sabato 23 maggio, quando l'edizione numero 98 della corsa rosa metterà a dura prova i big della generale con la maxi-crono Treviso-Valdobbiadene, 59,2 km per una tappa versione Tour-old style.
Fondamentale conoscere nel dettaglio salitelle e discese, farsi un'idea del tracciato con largo anticipo. Fabio Aru, che al Giro sarà capitano dell'Astana e grande speranza di Italbici, effettuerà oggi il primo, prezioso sopralluogo insieme al nuovo compagno Dario Cataldo. Il talento sardo, terzo nel 2014, cercherà a maggio di fare un ulteriore passo avanti al cospetto di campioni del calibro di Alberto Contador.
Sfruttando la conoscenza del territorio, toccherà al trevigiano Paolo Slongo, preparatore e direttore sportivo del team kazako, guidare Aru sulle strade dell'impegnativa cronometro. Un percorso (la partenza dovrebbe essere data da piazza del Grano, a uno sguardo dal negozio Pinarello) piatto come un biliardo fino a Conegliano, ma che poi riserverà le insidie delle colline del Felettano e del Valdobbiadenese. Una seconda parte mossa e insidiosa, che non concederà distrazioni. Una crono extralarge, che arriverà alla fine della seconda settimana e potrebbe scompaginare la classifica. Aru lo sa bene e sabato vivisezionerà curve e pendenze con il supporto di Slongo, che la scorsa estate accompagnò Nibali nel mese magico del trionfo al Tour de France. I papabili per la maglia rosa temono la crono dal giorno in cui il percorso è stato ufficializzato e la considerano uno snodo cruciale. Per competere con i grandi, Aru deve migliorare proprio a cronometro.
Nei mesi scorsi, ha effettuato test in pista e galleria del vento per curare posizione e aerodinamicità. Ma la sfida a Contador partirà ufficialmente oggi. La ricognizione della tappa per alzare la voce fra quattro mesi. E non sentirsi inferiore al Pistolero.
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