Doping alla Granfondo Sportful, sospeso il vincitore

FELTRE. Meno di un mese fa si era portato a casa la Granfondo Sportful. Sei ore e 52 minuti il tempo effettivo; quanto bastato per tagliare il traguardo davanti a tutti gli oltre 4.000 iscritti e togliersi così un’altra bellissima soddisfazione. Adesso però, sopra quella vittoria, si sono addensate le nubi nerissime del doping. Il vicentino Enrico Zen è stato trovato positivo al controllo antidoping, svolto proprio dopo il trionfale arrivo. A darne comunicazione Nado Italia, ossia l’organismo competente in materia.
“La Prima Sezione del Tna, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare Enrico Zen (tesserato ASI – Ciclismo) riscontrato positivo alle sostanze Triamcinolone acetonide e suo metabolita – Catina a seguito di un controllo disposto da Nado Italia al termine della gara ciclistica Gran Fondo Sportful Dolomiti Race”.
La nota pubblicata ieri sul sito internet non lascia spazio a interpretazioni. Zen, ciclista del Team Mobilzen Trek, si era conquistato il primo gradino del podio per il terzo anno consecutivo, precedendo di una cinquantina di secondi il compagno di squadra colombiano Oscar Tovar Rivera e il toscano Stefano Cecchini, vincitore a sua volta a Feltre nel 2015 e nel 2016.
Non è la prima volta nella quale un ciclista partecipante alla Granfondo viene trovato positivo ai controlli antidoping. Nove anni fa toccò a Michele Maccanti, con l’allora vincitore dell’edizione 2010, che corse dopo essere stato trovato positivo all’Epo dopo un controllo in maggio. Nel 2014, al terzo classificato Giacomo Garofoli vennero invece trovate nel sangue Gonadotropina corionica (hCG) e Nesp (Darbepoetina alfa).
La gara di Feltre, organizzata dal Pedale Feltrino, è forse la più dura in tutta Europa e non solo. Con i suoi 210 chilometri di sviluppo e 5.200 metri di dislivello, rappresenta l’appuntamento monstre nel mondo delle granfondo. E proprio quest’anno era diventata ancora più dura e complicata, dato l’inserimento di ulteriori 2,7 chilometri di salita, con tratti al 13 per cento, dopo il passaggio a Croce d’Aune. Senza dimenticare il “lancio mediatico” dato dal Giro d’Italia. Proprio lungo il medesimo tracciato, infatti, si era corsa la penultima tappa Feltre – Croce d’Aune Monte Avena il 1° giugno.
Comprensibile la delusione di Ivan Piol, numero uno del comitato organizzatore della Granfondo Sportful. In attesa delle ufficialità, Piol fa sapere che «se il caso di doping venisse confermato, sarebbe inevitabile agire di conseguenza a tutela della nostra immagine».
Dal punto di vista pratico, la vittoria di Zen è momentaneamente sub judice. Dunque tutto sospeso sino a nuovo ordine, con Oscar Tovar Rivera eventualmente pronto a prendere il posto del ciclista vicentino nell’albo d’oro della manifestazione.
«All’interno del nostro regolamento, che ogni partecipante accetta al momento dell’iscrizione, è presente una clausola risarcitoria: 50 mila euro in caso di positività al doping. La cifra viene poi girata a favore dell’attività giovanile. Episodi così non devono però svilire l’impegno e la dedizione di chi lavora e collabora per la riuscita della Granfondo». —
Gianluca Da Poian
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