Dobri e Niko: quando Cupido gioca sottorete

Uchikov gioca nella Phyto Padova, Rabadzhieva nella Spes, il loro amore da mini-pendolari
VOLANTE E SEDUTA. Dobriana in schiacciata e accanto al suo amatissimo opposto (di ruolo) Nikolay
VOLANTE E SEDUTA. Dobriana in schiacciata e accanto al suo amatissimo opposto (di ruolo) Nikolay
 
CONEGLIANO
Destino romantico sottorete. Cupido ci si è proprio messo d'impegno e ha fatto squadra con il Fato, mettendo a segno un assist degno del più forte campione. Nikolay Uchikov, pallavolista della Phito di Padova e Dobriana Rabadzhieva, della Spes Conegliano: due nomi che a scriverli ti si attorcigliano le dita. Per chi si nutre anche di cartoons televisivi, «Mila e Shiro» ritratti dal vero.
 Il loro legame sfugge ai più perchè, con la scusa di avere i loro supporters in due diverse città, quando sono insieme la fanno, almeno per metà, franca.  Al massimo, per le strade di Padova riconoscono lui e si chiedono «chi è quella bella stangona che è al braccio del nostro amato Niko?». E a Conegliano succede l'esatto contrario, quando lui raggiunge lei.  Fidanzati da poco più di due anni, si sono conosciuti (manco a dirlo) ad una festa di pallavolisti.
 Niko, cosa successe?
 «Lei aveva vinto il premio come giovane pallavolista più promettente. Io ero lì perché conoscevo un'altra persona premiata. Arrivati alla consegna dei premi, hanno dato il microfono a Dobriana e lei non sapeva cosa dire, era emozionata, le è uscito solo "eeeeeee" e poi ancora "eeeee"....».  
E quindi?  
Niko: «L'ho trovata simpatica. Mi sono fatto dare il suo numero da un'amica in comune e l'ho chiamata».  Dobri: «Sì, per prendermi in giro. Però da lì è iniziato tutto, perché poi mi ha invitata a cena. Se non mi avesse chiamata lui, non gli avrei mai dato retta: faceva parte di una squadra maschile che si dava molte arie, pensavo che anche lui fosse snob».
 E al primo appuntamento che è successo?
 Dobri: «Ha cucinato lui, è bravissimo. Però le prime volte non mangiavo molto, per timidezza. Non volevo fare una cattiva impressione, in realtà mangio più di lui. E quando tornavo a casa cenavo davvero».  Niko: «Ero preoccupato, pensavo: "con lei dura poco", temevo che fosse una di quelle ragazze sempre a dieta. Poi per fortuna ha superato la timidezza».
 Dobri, cosa le piace mangiare?
 «Di tutto, soprattutto le lasagne, ma di solito cucino alla bulgara. Adesso sto imparando a fare i dolci, adoro il tiramisù».
 Torniamo alla storia.
 Niko: «Sono stato un anno qui in Italia senza di lei. Ah, che bei tempi... scherzo! Mi mancava tantissimo. Poi Dragan Nesic, allenatore della squadra bulgara, è stato chiamato ad allenare il Conegliano, che ha comprato il titolo dallo Jesi. E' stato lui a volere Dobri in squadra. E così è arrivata anche lei. E, per fortuna, Conegliano è molto più vicina a Padova di Jesi».
 Quando vi vedete?
 Dobri: «Poco, solo il lunedì e qualche volta il giovedì».
 E di solito cosa fate?
 Dobri: «Io faccio acquisti di vestiti. Ci tengo molto al suo parere. E scarpe coi tacchi, le adoro».  Niko: «Qualche passeggiata, la spesa, cose normali. A volte mi trascina a fare shopping. Qualche settimana fa è entrata al "Palalì" per assistere a una mia partita. Aveva un vestito molto corto e i tacchi alti. Si è girato tutto il palazzetto».  
Dobri, pregi e difetti di Niko?  
«Sorride sempre, scherziamo molto, c'è grande complicità fra noi. Ma tende a pensare troppo, è sempre convinto di quello che dice, la sua verità non si cambia. E gli piace pescare. Oddio, ma come fa una donna a seguire il suo fidanzato a pesca? Certo, se mi metti su una barca a prendere il sole...».
 Niko, pregi e difetti di Dobri?
 «Non le piace andare a pesca. In compenso mi sta sempre vicina, mi incoraggia, sta dalla mia parte sia quando le cose vanno bene, sia quando vanno male».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso