Crossover per la città, idea Peugeot

Che non fosse una concept car come le altre, ma qualcosa di più, lo si era capito già al salone di Parigi dello scorso settembre. Le sembianze della Peugeot 2008 erano quelle di un’auto già pronta, o quasi.
Anche perché le avvisaglie di un prossimo ingresso della casa francese nel segmento dei suv urbani, tanto di moda ultimamente, c’erano già state nel 2010. Allora, sempre tra le mura della kermesse parigina il marchio del Leone ne aveva presentato l’antesignana: ovvero la concept Hr1, che tra le varie dotazioni e soluzioni tecniche (ibrido a benzina, trazione integrale, etc.) presentava anche quella suggestiva delle portiere ad ali di gabbiano.
Che, come logico attendersi sulla versione definitiva sviluppata nel biennio successivo e ora quasi pronta al debutto sul mercato europeo, hanno lasciato spazio a sportelli normali.
A vederne le prime immagini, salta subito all'occhio la sua inclinazione “cittadina”: misure contenute (è lunga 4.16 metri, venti centimetri in più della 208, e larga 1.74) per districarsi con agilità negli spazi angusti e quel look raffinato che di certo non è mai mancato alle vetture Peugeot e che nondimeno contraddistingue anche il nuovo corso estetico del marchio francese riassunto dalla calandra e nelle luci a led.
Ma siccome sempre di un crossover, oggetto polivalente per natura, si tratta, non possono mancare elementi forti quali i passaruota accentuati con le modanature laterali in acciaio inox, l’assetto rialzato di 25 millimetri e i cerchi da 17 pollici.
Un cenno, neanche tanto velato, alla propensione ad avventurarsi anche fuori dall’asfalto, magari su terreni sterrati.
Del resto la peculiarità di questa vettura rimane pur sempre la guidabilità di una berlina, unita a spazio, comfort e capacità di fare molto altro.
Anche grazie alla leggerezza, visto che è costruita sulla stessa piattaforma della citycar 208, e al rinnovato parco motori, che avranno emissioni a partire da 99 g/km di anidride carbonica: i 1.4 e 1.6 a gasolio e-Hdi insieme con un 1.2 tre cilindri benzina che in futuro avrà anche una versione più dinamica, con turbocompressore.
In periodi come questi, tuttavia, non basta che un’auto venga incontro solo alle esigenze una clientela specifica. Dev’essere invece in grado di soddisfare una platea molto più estesa, e di concorrere su mercati diversi.
Un vero e proprio modello globale, insomma. E la 2008, per Peugeot, lo sarà: anche perché può essere considerato una sorta di ampliamento del progetto 208.
Ma soprattutto perché verrà costruita negli stabilimenti di tre continenti diversi: Mulhouse (Francia), Wuhan (Cina) e Porto Real (Brasile).
L’auto dei “tre mondi” è in rampa di lancio, e il suo arrivo nelle concessionarie italiane è previsto in primavera.
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