Cross: i master della Sernaglia quinti in Italia

SERNAGLIA. Spedizione fortunata, quella della squadra master dell’Atletica Sernaglia Mobilificio Villanova, domenica scorsa a Polpenazze del Garda per i campionati italiani di cross.La piccola società trevigiana si è piazzata al quinto posto (sei le società complessivamente premiate), dietro a squadroni storici dell’atletica, giunti in massa sul Garda, rappresentanti perlopiù le grandi città italiane.
I master dell’Atletica Sernaglia - ricordiamo - sono da due anni consecutivi campioni regionali di corsa campestre. «Pur non avendo piazzato atleti sul podio - ha commentato il direttore tecnico ed atleta di spicco della società, Oddone Tubia - siamo riusciti a piazzarci in zona punti in quasi tutte le categorie».
Una menzione a parte va fatta per Olivetta De Conti, unica donna della società presente a Polpenazze, che si è piazzata quattordicesima.
Al di là del risultato tecnico di assoluto prestigio, la spedizione sul Garda è stata anche un felice momento di aggregazione, a dimostrazione della coesione di un gruppo, quello dell’Atletica Sernaglia (già ribattezzato scherzosamente da alcuni suoi componenti “Atletica Zen Sernaglia”), che condivide non solo la passione per il running , ma anche l’amicizia, al di là del valore tecnico di ognuno. E questo spiega il continuo innesto di atleti nella società. Tra i prossimi obiettivi degli atleti master sernagliesi potrebbe ora esserci il campionato italiano dei 10 km su strada, in programma a Macerata.Ecco i nomi dei master che hanno gareggiato sul Garda.
Olivetta De Conti 14esima tra le M. 50. M. 35: Alessio Chiodero, Paolo Zilli, Paolo Pellizzari, Maurizio Marcuzzo. M. 40: Ivan Basso, Loris Pillon, Roberto Bettamin, Mauro Stival, Claudio Sartor, Franco Buso, Mario Rusalen. M. 45: Diego Dam, Roberto Sales, Maurizio Granzotto, Domenico Giacometti. M. 50: Renato Segat, Achille Buso, Antonio Quarta, Antonio Pontini, Sandro Cietto, Roberto Borin. M. 55: Remo Venturato, Giovanni Battista Corrocher, Alessandro Giubilato, Oddone Tubia. M. 60: Hubert Poloni, Marco Bavosi.
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