Crisi Montebelluna Bodo non si discute sotto esame Toniutto

Situazione critica dopo lo 0-3 di Mestre, novità in arrivo  Catania (presidente): «Ci sono responsabilità precise»
FotoAgenziaCandussi/vatrella/Mestre/stadio Baracca/partita serie D Mestre contro Montebelluna/nella foto la squadra del Montebelluna durante il minuto di silenzio
FotoAgenziaCandussi/vatrella/Mestre/stadio Baracca/partita serie D Mestre contro Montebelluna/nella foto la squadra del Montebelluna durante il minuto di silenzio

MONTEBELLUNA. Fabrizio Toniutto sotto esame. La posizione del direttore tecnico vacilla pesantemente dopo il rovescio di domenica con il Mestre, terzo consecutivo. È l’effetto inatteso e dirompente del desolante avvio del Montebelluna. Una crisi nera che s'è materializzata con i miseri quattro punti in sette giornate. Con il terzultimo posto in classifica. Con l’ultimissimo attacco del girone, capace finora di appena quattro reti. E, non bastasse, con un primato tutt’altro che onorevole: con San Luigi e Tamai, è una delle tre squadre senza vittorie (manca da sei mesi). Una situazione delicatissima acuita dall’infermeria affollata - domenica Caso e Davide Tronchin sono stati cambi obbligati - e da un reparto offensivo azzoppato per la cacciata di Zecchinato per motivi comportamentali. Il presidente Alberto Catania s’è preso 24 ore per riflettere sul da farsi: ha già deciso di confermare l’allenatore Loris Bodo e non nomina esplicitamente Toniutto, ma le dichiarazioni del numero uno del club lasciano poco spazio a dubbi. «Mi prendo una pausa di riflessione, domani (oggi, ndr) sarò più chiaro», osserva Catania, «sono certo ci siano delle responsabilità e credo sia necessario intervenire. La situazione non è quella che ci aspettavamo, anche se è conseguenza del fatto che siamo subentrati all’ultimo. L’unica cosa sicura che mi sento di dire è che Bodo non è in discussione: una persona che stimo, ha la mia piena fiducia. Non ravviso colpe da parte sua». Ragionando per esclusione, s’intuisce come nel mirino ci sia Toniutto, una figura di primo piano in via Biagi. Catania gli ha dato carta bianca per la costruzione della rosa (per la verità, il direttore tecnico ha indicato pure l’allenatore) e l’andamento del primo scorcio di stagione, per usare un eufemismo, non ha soddisfatto la presidenza. Occorre dire, però, che Toniutto aveva scommesso su Zecchinato («I valori contano più dei gol», rimarca Catania), che al Monte in passato era stato una macchina da gol: la condizione scadente e i comportamenti border-line del padovano non possono essere imputati al direttore tecnico. Come il momento down di Fasan e la sfilza infinita d’infortuni: dagli acciacchi ripetuti di Passamonti alla perenne indisponibilità di Carniato, passando per i due mesi di stop di Spagnol, fra i più in forma della truppa. «Mercato? Qualcosa faremo, ma prima valuterò altre posizioni. Non è mia intenzione restare a guardare», avvisa Catania. —

Mattia Toffoletto

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