Conte toglie il Tenni al Treviso, nasce la società “comunale”

Treviso, l’annuncio ai Trecento: progetto unitario con i club cittadini a livello giovanile. Un investitore o una cordata assicurerà le risorse per prima squadra e stadio
guerretta agenzia foto film treviso treviso calcio - tombolo vigontina
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TREVISO. Il Treviso sprofonda, e lo farà senza lo stadio Tenni. Nell’ultimo consiglio comunale dei Trecento è arrivato l’annuncio della giunta Conte, con il vicesindaco Andrea De Checchi: non è più considerata la concessione firmata dall’allora presidente Luca Visentin (accordo di 5 anni, la società di via Foscolo doveva spendere 295 mila euro), dichiarata inadempiente e verso cui Ca’ Sugana ha già avviato l’iter del recupero crediti. Lo stadio verrà eventualmente concesso d’ora in poi al Treviso di partita in partita, senza alcuna pregiudiziale (ha fatto capire ieri De Checchi) ma evidentemente a fronte di granzie e pagamenti. Non solo. La giunta ha deciso che non ci saranno né bandi né convenzioni, dalla prossima stagione in poi, ma che il Tenni sarà assegnato a una nuova realtà societaria che unirà i club cittadini attivi a livello giovanile (Indomita, Condor, Santa Bona, Academy) e altri soggetti.

Il Comune non sarà spettatore. Anzi. De Checchi ha assicurato che la giunta si impegna trovare un imprenditore - o un pool di sponsor – che finanzi il progetto e crei le basi per una prima squadra che «riporti il calcio a Treviso a «livelli consoni alla storia e alla tradizione».

I mesi da qui a fine stagione serviranno a perfezionare il progetto con tutti i soggetti interessati.

Tutto è “nato” da una proposta forte di Fabio Pezzato, consigliere della lista Manildo: «Sin qui son stati spesi tanti soldi, da tante amministrazioni per avere società inadempienti e risultati negativi», ha detto, «non sarebbe meglio abbandonare l’idea dello stadio lì, magari per farne un parco per cittadini e famiglie, e chiedere al futuro imprenditore di costruirsi il proprio stadio?».

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