Conegliano capitale del kickboxing con il Golden Glove

CONEGLIANO. L’emancipazione femminile parte dallo sport e lo si è visto anche alla Zoppas Arena di Conegliano dove al Golden Glove 2020, manifestazione internazionale di kickboxing, su 1470 partecipanti ben 512 erano donne, e per di più l’80% dei partecipanti era sotto i 18 anni. Sport per giovani, anzi giovanissimi che iniziano a gareggiare già a dieci anni.

Gli atleti, provenienti da 17 nazioni, si sono destreggiati in tutte le discipline che prevede la Wako, la federazione che sovraintende l’attività mondiale a partire dal Light Contact, per poi passare al Kick Light, Full Contact, K1 Rules, discipline che hanno avuto il sabato come giornata a loro dedicata mentre il Point Fighting ha fatto il pieno di categorie, suddivisone per peso, cintura ed età, tutta la giornata di domenica.

Per i non addetti ai lavori si nota la differenza tra le varie discipline per l’abbigliamento mentre per coloro che lo praticano la differenza è sostanziale: il Light Contact è il passo intermedio, con colpi precisi ed in maniera controllata e per arrivare ai combattimento a contatto pieno mentre il Point Fighting è il combattimento che viene interrotto quando l’atleta riesce a piazzare un colpo di calcio o pugno a bersaglio utile. Giunto alla 13° edizione, il Golden Glove 2020 organizzato da Raffaele Di Paolo dell’Europe Center di Camponogara ed il comitato regionale Veneto della FIKBMS presieduto da Luca Terrin, è stato un susseguirsi di incontri sui dieci tatami predisposti sul parquet del palazzetto con un gruppo di quaranta arbitri da tutta Europa.
Oltre alle già citate discipline domenica ha avuto un notevole successo di pubblico il Kombat Zone, dove su un tatami si sono affrontati a turno 24 atleti del Point Fighting, senza categoria, in una sorta di mini torneo dove chi realizzava il primo punto rimaneva in campo e affrontava un altro atleta scelto da lui stesso.

Le prestazioni dei rappresentanti della Marca sono state altalenanti con Gaia Visentin, portacolori della Auxe - si era presentata in gran forma in ben quattro categorie - che ha conquistato l’oro negli junior -60 kg, superando nel match finale Chiara De Paolis del Hmd Italia, e si è classificata terza negli junior -65 kg. Significativo il medagliere finale con l’Italia che ha conquistato 73 medaglie d’oro, 83 d’argento e 160 di bronzo, ma ottime le prestazioni dell’Ungheria che si aggiudica 19 ori, 11 argenti e 11 bronzi, e l’Ucraina che se ne ritorna a casa con 16 ori, 20 argenti e 24 bronzi. —
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