«Cirelli potrà chiedere i danni»
Suprema Corte e Tar: ingiusta condanna Federbasket

IL DIRIGENTE. Andrea Cirelli
Chi ricorda la vicenda di Andrea Cirelli, il team manager licenziato nel 2007 dalla Benetton basket, accusato (unico responsabile della società) dal Procuratore Federale di aver cercato di retrodatare, in combutta il segretario della Lega Basket Massimo Zanetti, il contratto di Gino Cuccarolo, onde evitare il tesseramento n. 19, che sarebbe stato fuori regolamento? Cirelli, ora manager alla Macron di Bologna, oltre alla perdita del posto di lavoro, innescò uno scandalo (montato) sfociato nella penalizzazione di 12 punti della squadra e la conseguente perdita dei playoff, dei diritti dell'Eurolega e di una bella fetta dell'immagine societaria. Lui stesso subì una squalifica di 3 anni e 4 mesi dalla Corte Federale, oggi estinta. Ebbene, nel frattempo il suo caso è andato avanti; Cirelli con quella squalifica, in origine di due anni, si è sentito ingiustamente impossibilitato a svolgere il suo lavoro ed è andato avanti nella sua battaglia, sino a giungere ai massimi vertici, in una vicenda normativa piuttosto complessa. La Suprema Corte ha emesso una sentenza (www.giurcost.org/decisioni/2011/0049s-11.html) dove in sostanza si afferma che il Tar del Lazio ha competenza in materia ed ha facoltà di deliberazione. A sua volta il Tribunale Amministrativo Regionale, come afferma il quotidiano Finanza & Mercati, ha riconosciuto nel dl 220/2003 una violazione di tre articoli della Costituzione (24, 103 e 113) avanzando dubbi sull'autonomia della giustizia sportiva. Fuori di dubbio, dice il Tar, che le decisioni del Coni e Fip siano atti amministrativi, ma la presunta violazione è nella riserva del giudice sportivo di irrogare sanzioni per «comportamenti rilevanti sul piano disciplinare». In sostanza, se da un lato si è confermata la validità della legge che sancisce l'insindacabilità delle sentenze sportive, dall'altro s'è stabilito che l'autonomia dello sport non può coprire i danni prodotti da decisioni ritenute ingiuste, in un mondo sempre più caratterizzato dal professionismo. Cirelli adesso potrà rivolgersi al Tar per chiedere un risarcimento.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video