Ciclismo: i fratelli Colnaghi, nati con la bicicletta, sognano con la Trevigiani

La madre racconta gli esordi dei figli, unico caso di una famiglia nello stesso team: «I gemelli Andrea e Davide si aspettavano sempre, Luca ha collezionato vittorie»

TREVISO. Non era mai successo che fratelli-gemelli corressero in bicicletta con la stessa squadra. L'unico caso in Italia è a Treviso. I Colnaghi vestono la maglia dell'Unione Ciclisti Trevigiani Campana Imballaggi: Davide e Andrea sono gemelli, poi c’è Luca, il più promettente, che in autunno stava per firmare un contratto da pro’. Poi quella squalifica per un integratore alimentare “considerato doping”, ora già risolta. La Trevigiani ha fatto un salto di qualità con Luca. E infatti ha vinto a Lucca un circuito misto, e ieri ha fatto quinto fra i pro' (e in azzurro) a Sesto Fiorentino. Lo scorso anno con un'altra trevigiana, la Zalf, si era aggiudicato due tappe al Giro U23. Doti che sta confermando con la “nuova” Trevigiani del presidente Barzi.



La madre, Viviana Berto, racconta la vita dei fratelli. «Era il 9 ottobre 1997 e a Lecco nascevano Davide e Andrea. Gemelli. Fin dai primi passi scolastici furono messi in classi separate per far sì che ognuno di loro sviluppasse la propria personalità». Il 14 gennaio 1999 nasceva Luca. «Aveva davanti a sé un bell’esempio, i suoi fratelli sempre in movimento. Ma lui era più pacato – racconta – fece i primi passi a 13 mesi e mezzo mentre i suoi fratelli a 9 mesi dovevamo rincorrerli ovunque. Proprio per questo non avremmo mai pensato che il ciclismo facesse per lui». Come tutti i bambini ebbero i primi approcci sportivi. Dal nuoto al calcio, ma nessuno dava loro entusiasmo. Ci fu la prima volta in bici. «Eh sì, con la loro biciclettina le rotelle non le utilizzavano». Il papà Fabio li portò per la prima volta a vedere una gara di giovanissimi. Davide e Andrea avevano 6 anni, Luca 5. Da quel giorno ebbero ben chiaro quale sport avrebbero voluto fare.



Iniziarono nel Costamasnaga. «Andrea e Davide alle prime gare, buffissimi, si cercavano e si aspettavano. Mentre Luca non potendo partecipare, perché ancora piccolo, scalpitava a bordo strada ma si allenava nella pista di Costamasnaga come Giovanissimi zero». Poi ci fu l’Alzate Brianza, il Sovico e il Team Giorgi per i gemelli Davide e Andrea, e Luca nella Biringhello, il passaggio ai dilettanti nella Palazzago e Named, ora in forza alla Trevigiani. «Andrea è un atleta completo – fa sapere la signora Viviana - veloce, si difende bene in salita, esce nelle corse più impegnative, ma non è scalatore. Davide è un passista veloce. I migliori risultati per Davide sono arrivati quando vinse il campionato italiano di ciclocross da esordiente, varie vittorie nelle categorie giovanili. E il sesto posto in Turchia con i pro’. Per lui una delle gare più significative e poi la partecipazione al campionato italiano sempre con i professionisti».



Andrea coglie varie vittorie nelle categorie giovanili. Quinto posto all’italiano da dilettante secondo anno. Anche per lui una bella esperienza in Turchia con i professionisti e la partecipazione al campionato italiano sempre con i “prof”. «Purtroppo il 2020 è stato un anno stranissimo – racconta la madre - hanno corso con poca e discontinua frequenza con la Named. Le gare alle quali hanno partecipato hanno dimostrato di essere sempre presenti nella classifica dei primi 10».

Luca è un corridore completo da percorsi misti. 89 le vittorie nei giovanissimi, 17 nei due anni da esordiente, 6 da allievo e il terzo posto al campionato italiano. «Da juniores collezionò cinque vittorie, secondo al campionato italiano, primo al trofeo Buffoni e primo al Liberazione di Massa, varie le partecipazioni con la maglia azzurra tra queste il mondiale a Bergen. Da U23 secondo anno una vittoria al campionato regionale lombardo». Tre vittorie da terzo anno e maglia azzurra agli europei. Il sogno nel cassetto? I professionisti. —


 

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