Chiara Lovat è la giudice di gara nazionale più giovane d’Italia

CIMADOLMO. A 23 anni è diventata la più giovane giudice di gara nazionale della Federciclismo. Chiara Lovat, studentessa universitaria di San Michele di Piave, ha il ciclismo nel sangue, avendo ereditato la passione per lo sport delle due ruote da papà Nello. È al seguito del genitore, infatti, che ha iniziato a seguire le corse ciclistiche, su e giù per la Sinistra Piave. «Non ho mai corso in bicicletta – ammette Chiara, che sta completando il corso di laurea magistrale in economia del turismo all’università di Venezia – ma seguendo il ciclismo sono entrata in contatto con alcuni giudici. Al loro invito a iscrivermi al corso, una volta raggiunta la maggiore età, ho risposto positivamente e così è iniziato tutto». A 19 anni la signorina Lovat ha superato il corso per commissario (come si diceva allora) di gara regionale e ha cominciato a girare la provincia di Treviso alle gare su strada e di ciclocross. Dopo quattro anni di carriera, le si è aperta la possibilità di dare l’esame per diventare giudice di gara nazionale. «Devo ringraziare la commissione regionale che mi ha offerto questa opportunità – riconosce Chiara -. Da quando sono giudice ho trovato tanta vicinanza e altruismo, in particolare devo molto agli insegnamenti di Antonio Dal Col e Angelo Coan. Lo scorso 1° dicembre ho superato il pre esame a Roma assieme a 14 colleghi, quindi dal 10 al 15 dicembre a Salsomaggiore ho frequentato il corso e superato l’esame finale diventando a tutti gli effetti giudice di gara nazionale». La più giovane d’Italia, qualificata per la strada, la pista e il ciclocross, ora può partecipare come componente alle gare nazionali e internazionali. «Debutterò il 14 aprile a San Secondo Parmense – annuncia entusiasta - . Ho provato una grande emozione per questa prima designazione per cui sarò giudice in auto. Non intendo fermarmi ma continuare a fare carriera e, se ne avrò la possibilità, passare al rango di internazionale. Cosa c’è di bello a fare il giudice? Sentirsi partecipi della corsa è un’emozione enorme, eppoi verificare al fotofinish di avere segnato correttamente l’ordine d’arrivo è una soddisfazione che non ha eguali». Assieme a Chiara Lovat a dicembre è stato promosso a giudice nazionale anche un altro under 30 trevigiano: Matteo Brusatin da San Polo di Piave. La scuola trevigiana, capeggiata dall’internazionale Celeste Granziera, gode di ottima salute. (g.b.)
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