Casarin, sorelle del nuoto alla conquista di Miami

VILLORBA. Due sorelle e il nuoto. Due sorelle e una distanza da colmare. Al più presto. Perché Oltreoceano puoi fare quello che hai sempre sognato. E trovarti pure a condividere gli allenamenti con Katie Ledecky, reginetta di Rio con quattro ori. Sono Ianire e Leyre Casarin. I nomi che svelano le radici basche della nonna paterna (a proposito: la prossima estate si concederanno una settimana di vacanza insieme a Bilbao), la piscina scoperta da Ianire per curare l’infortunio alla spalla provocato da una ruota beffarda (praticava ginnastica artistica) e la più piccola Leyre che ha deciso di seguire la stessa strada. Due anni di differenza, due vite (quasi) parallele. O comunque destinate a incrociarsi.
Ianire, classe ’96, è volata negli Stati Uniti a gennaio, traslocando alla University of Miami. Frequenta con profitto - è iniziato in agosto il secondo semestre - il corso di laurea in Scienze Diplomatiche e Relazioni Internazionali. Concilia lo studio d’alto livello con le bracciate in vasca. E da martedì si trova a Colorado Springs in collegiale con la nazionale americana, reduci delle Olimpiadi compresi. Leyre, classe ’98, è all’ultimo anno del liceo linguistico al Galilei. E ha chiuso l’ultima stagione da cadetta con un bel gruzzolo di medaglie, fra cui tre scudetti individuali nei 50 e 100 sl. Un talento interessante. Da agosto, si trasferirà in Florida e si ricongiungerà alla sorella. Troppo unite per vivere lontane. Stessa università, da valutare se Storia, Filosofia o Giornalismo. Stessa voglia di confrontarsi con l’alto livello e inseguire il salto di qualità. Le radici sono a Venturali di Villorba. Ed è curioso ricordare che la prima piscina di Ianire era all’Arep. Chissà se gli sarà passato per la mente in questi giorni di forti emozioni. Due giorni a casa a salutare la famiglia, poi un lungo viaggio aereo per godersi il ritiro in altura con Ledecky, Missy Franklyn e Nathan Adrian.
A propiziare l’inedita esperienza a Colorado Springs, centro di preparazione dei nuotatori stelle e strisce, è stato Andy Kershaw, team manager della nazionale statunitense a Rio e Londra, nonché allenatore di Ianire a Miami. Oggi, a chiusura dell’anno, si disputerà pure un Dual Meeting: la University of Miami sfiderà Stanford, l’ateneo di Ledecky, che in Brasile ha sbaragliato la concorrenza nei 200 (la gara del quarto posto di Federica Pellegrini), 400, 800 e 4x200. Lo stage durerà fino a metà gennaio e la 20enne villorbese l’ha meritato sul campo. E qui c’entrano soprattutto i risultati in ambito accademico: il regalo di Natale era appannaggio degli studenti più meritevoli. Ma selettivi sono anche i requisiti d’accesso all’università. Tanto che Ianire ha dovuto sobbarcarsi quasi una seconda maturità a colpi di verifiche e certificazioni in inglese americano. Tutto completato in tempo per non perdere l’anno.
Identica sorte toccherà a Leyre, che in virtù dei risultati natatori si è già guadagnata la preaccettazione. Prima del diploma linguistico, lo stesso di Ianire, dovrà però superare il test d’ingresso. Nel contempo, proverà l’ebbrezza del primo anno da senior. Con le insegne del Team Veneto, lo stesso che ha lanciato Ianire. «Erano troppo legate, non riuscivano a rimanere separate», chiosa papà Giancarlo. Preparandosi a versare qualche lacrimuccia.
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