Campionato italiano Ballan racconta il muro della Tisa «Spezzerà il gruppo»

Sandro Bolognini / TREVISO
Il Campionato Italiano di Ciclismo Professionisti si correrà nel weekend del 21-23 agosto 2020 nel Veneto, attraverso la province di Vicenza, Treviso e Padova. La partenza è da Bassano del Grappa con arrivo a Cittadella sia della prova su strada che in quella a cronometro. La gara in linea toccherà la provincia di Treviso, Asolo e Castefranco, prima di immettersi lungo il circuito dalla salita della Rosina da percorrere 10 volte.
Nei giorni scorsi - prima del lockdown - Alessandro Ballan, ultimo corridore italiano a vincere il Mondiale, Filippo Pozzato e Samuele Battistella, ultimo campione del mondo dei dilettanti under 23, hanno effettuato un sopralluogo della gara in linea. A questo proposito Pozzato svela in anteprima che «lungo il percorso del Tricolore ci sarà un momento di grande pavé: il muro della Tisa a Colceresa. È un passaggio mozzafiato che non ha nulla da invidiare a quelli del Nord Europa».
Il muro è una salita inedita per i professionisti. E' lunga 310 metri, ha una pendenza media del 9 per cento. Si parte da un'altitudine di 142 metri e si arriva a 173 metri. Il muro della Tisa è inoltre una palestra naturale di allenamento per i protagonisti delle classiche del Nord, come Alessandro Ballan, ultimo italiano a vincere il Campionato del Mondo e trionfatore al Giro delle Fiandre, che spiega: «Il tracciato della salita è in pietra che assomiglia al pavé, la percorrevo in allenemento per preparare le corse della Campagna del Nord. E' una strada stretta. Chi è favorito deve prenderla in testa perché non si spacchi il gruppo».
Prima, però, il percorso affronta il circuito della Rosina per dieci volte: «Ci arriverà una fuga che è nata nella prima parte del percorso attraverso Rossano, Cittadella, Castelfranco e i saliscendi di Asolo. Sulla Rosina si accenderà la corsa - afferma Ballan – prevedo che cominci la bagarre verso il quinto giro. Lungo la salita di un chilometro e 600 metri si selezionerà il gruppo». Poi, dulcis in fundo, ci sarà il muro della Tisa a Colceresa. «Là probabilmente – sottolinea Ballan – ci sarà un'ulteriore selezione prima di immettersi lungo la pianura che porta all'arrivo a Cittadella. La gara è lunga 254 chilometri attraverso un dislivello di 2.700 metri. Può essere favorita gente veloce come Viviani, Nizzolo e Colbrelli, ma io prevedo che per la distanza della corsa spuntino fuori campioni come Nibali e gente di fondo di come Trentin, De Marchi e Ciccone. Ci metto anche l'attuale campione italiano Formolo, che correndo sulle strade di casa (è veronese, ndr) farà una grande corsa».
Ballan è stato riconfermato come opinionista a RaiSport. Il corridore di Castelfranco Veneto prende con filosofia questo periodo di lockdown: «Ho recuperato la famiglia, visto che quando ci sono le gare sono sempre in giro. Attualmente passo il tempo spesso con le figlie (Stella di 15 anni e Azzurra di 12 anni). A Pasqua abbiamo fatto perfino una gara di aquiloni. Sennò il tempo lo passo in giardino a potare la siepe, l'ulivo e taglio l'erba».
Come sottolinea Jonny Moletta, uno degli organizzatori di Jonny Mole Design, «aspettiamo con fiducia di tornare a correre e di assistere al rilancio della bici come mezzo di trasporto simbolo contro paura e isolamento. Anche per questo il Campionato Italiano sarà una tappa imperdibile di un percorso di ripresa del nostro territorio, certo, ma anche delle sane abitudini». —
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