Calcio, Marchesini coordinatore dell’attività dei centri federali

FABIO POLONI. Il futuro del calcio italiano passa dalle sue mani. Un allenatore trevigiano diventa il coordinatore tecnico dei “Centri federali territoriali” della Figc. Lui è Maurizio Marchesini, 42...
Di Fabio Poloni

FABIO POLONI. Il futuro del calcio italiano passa dalle sue mani. Un allenatore trevigiano diventa il coordinatore tecnico dei “Centri federali territoriali” della Figc. Lui è Maurizio Marchesini, 42 anni, montebellunese. Dopo una quindicina di anni come allenatore nei settori giovanili di Montebelluna, Giorgione e Pordenone, ora arriva il grande passo. Marchesini, già collaboratore della Federazione e responsabile delle rappresentative venete, ora ha il compito di coordinare l'attività dei dieci centri federali che la Figc ha disseminato in tutta Italia con lo scopo di “allevare” le nuove generazioni di talenti. Cinque di questi dieci centri verranno inaugurati proprio oggi. Sono giorni frenetici perché l'attività di coordinatore lo sta portando a girare l'Italia: Palermo, Milano, Como, Roma, Firenze. Ora i centri federali diventano dieci, ma raddoppieranno a febbraio: uno nascerà anche in Veneto. Marchesini ha il compito di uniformare l'attività formativa delle “cantere” della Figc decidendo le metodologie di allenamento, per esempio, in base alle linee guida federali. Lavora fianco a fianco con la commissione nazionale nella quale siedono tra gli altri il bassanese Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali giovanili della Federcalcio, Enrico Sbardella, ct della nazionale femminile under 19 e Antonio Rocca, tecnico della nazionale maschile under 15. La crisi di talenti è un tema caldissimo: questione “random” di generazioni più o meno dotate o bisogna lavorare sulla coltivazione, di questi talenti? La Federazione sembra non avere dubbi, e ha deciso di puntare forte su un sistema capillare di valorizzazione e crescita dei giovani calciatori, spiegando sul proprio sito di porsi “l’ambizioso obiettivo di monitorare i giovani calciatori nel medio-lungo termine, sviluppare un percorso di formazione tecnico-sportiva coordinato, ridurre la dispersione dei talenti, definire un indirizzo formativo ed educativo centrale, contrastare l’abbandono dell’attività sportiva da parte dei giovani”. Maurizio Marchesini, con il suo entusiasmo, ci metterà del suo. I cinque nuovi centri federali territoriali, che la Figc descrive come “poli di eccellenza per la formazione tecnico-sportiva dei giovani calciatori”, aprono i battenti oggi a Palermo, Matera, Como (San Fermo della Battaglia, dove interverrà il presidente federale Carlo Tavecchio), Perugia (Solomeo di Corciano) e Urbino, e si vanno ad affiancare a quelli già attivi dalla scorsa stagione a Firenze (da ottobre 2015), Catanzaro, Udine (San Giorgio di Nogaro), Bari (Capurso) e Oristano (da febbraio 2016), dove nei mesi scorsi circa 500 giovani atleti hanno svolto un percorso di formazione tecnica coordinato dagli allenatori federali.

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