Benetton «cattiva» Roma annientata E Thomas piace già

Basket: nell’anticipo del Palaverde gara a senso unico Treviso lotta su ogni palla ed è sempre in largo vantaggio
Prandi Villorba Benetton-Virtus Roma in foto thomas
Prandi Villorba Benetton-Virtus Roma in foto thomas

Nel momento in cui si poteva anche mollare la concentrazione, tra giocatori continuamente in arrivo e partenza (martedì contro il Bayern, dopo quello di Thomas ci sarà un altro debutto: quello di Ortner), la Benetton si regala una magica serata triturando una squadra che era pur sempre sopra in classifica. Grande prova collettiva, va sottolineato, senza ancora Mekel (può essere un guaio serio) ma con un Jobey Thomas spesso ancora un pesce fuor d’acqua, ma che la manina l’ha tutt’altro che raffreddata. I primi due quarti trevigiani poi sonostati ancora migliori di quelli visti martedì in Coppa: Thomas debutta con immediato tiro da tre (ma si vede che è ancora fuori dagli schemi), però sono soprattutto i suoi compagni a dare l’impressione di grande sicurezza. Mentre Slokar fa 1/4 dalla lunetta e Tucker inizia la sua orrenda serie di fesserie (si rifarà più tardi, a babbo abbondantemente morto), Treviso morde mani e caviglie, e se ne va: 13-7 al 6’, 22-12 al 9’ con l’Acea che perde un pallone dopo l’altro (12 a metà gara). Anche Cuccarolo è protagonista a suon di schiacciate e stoppate, Djordjevic nel primo tempo ne manda a referto 9, mentre dall’altra parte a segnare sono solo in due, Slokar e Datome. In una baraonda di recuperi, bombe, contropiedi e quant’altro la Benetton continua ad allontanarsi e, tripla di Gentile, tocca addirittura il +20 al 18’.

La pochezza dell’Acea francamente è irritante, invece i casual nella loro umiltà continuano a buttarsi su ogni palla vagante. Si rivede non Mekel, ancora con la fascite, ma Sandri, che schiaccia in alley-hop. Lardo, poveraccio(si scuserà alla fine per la figuraccia dei suoi), pesca nel campionario infinito delle sue difese, prova anche la 2-3 e la zone-press ma non cava un ragno dal buco, mentre per Treviso fanno legna davvero tutti. C’è curiosità per la ripresa: cambierà qualcosa? No. Anzi, per Treviso va ancora meglio: Becirovic dalla lunetta allarga la forbice fino al 62-35 del 27’. Roma è già al tappeto quando intuisce che la Benetton ha infilato l’unico momento di rilassamento: Tucker e Dedovic ne approfittano per tornare, a cavallo tra i due tempi, sul -13, ma è solo un fuoco di paglia. Il magnifico Moldoveanu di ieri sera suona di nuovo la carica, ci sono ancora i punti di Becirovic, al 35’ si è già in «garbage time».

Silvano Focarelli

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