A quasi 50 anni la «prima» di Bettiol

LO SCRICCIOLO. Salvatore Bettiol
Il maratoneta torna a casa. Dopo un giro del mondo durato quasi trent'anni e 150 mila chilometri di corsa, Salvatore Bettiol, il 27 marzo, sarà al via, per la prima volta, della Treviso Marathon. «Sarà la mia 37ª maratona - spiega l'atleta di Volpago del Montello, classe 1961 - Sicuramente una delle ultime. In autunno, quando compirò cinquant'anni, vorrei tornare a New York: gli organizzatori mi hanno già garantito il pettorale. Potrei anche chiudere lì. Ma l'appuntamento di Treviso, nella mia terra e fra i miei tifosi, mi emoziona più di quello americano». Sulle strade della Grande Mela, con il secondo posto del 1988, Bettiol ha colto uno dei risultati più importanti di una carriera di maratoneta iniziata prestissimo (nel 1984, quando doveva ancora compiere 23 anni) e culminata con il quinto posto dell'Olimpiade di Barcellona 1992. All'epoca, la Treviso Marathon non esisteva ancora. Ed è per questo che, prima di abbassare il sipario, Salvatore ha deciso che sulle strade di casa, almeno una volta, doveva esserci. «La correrò con lo spirito dell'amatore, sarà soprattutto un divertimento. Spero di avere il tempo per salutare tutti, in fondo non devo correre dietro a nessuno. Neanche al cronometro...». Oggi Bettiol si divide tra politica (è assessore allo sport a Volpago) e sport: allena Bruna Genovese, maratoneta top; dà un'occhiata alla figlia Valentina, classe 1995, una delle migliori mezzofondiste under 18 italiane; organizza la 10 Miglia del Montello, corsa primaverile di buon richiamo; e guida una società sportiva, il Montello Runners, che il 27 sarà presente in forze.
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