Treviso: Francesco Caporale, il cantautore che ama De Andrè e punta a X Factor

Francesco Caporale, 23 anni, trevigiano. Da un lato la passione per la musica e gli studi al Dams di Padova, dall’altra il percorso di cantautorato, con ben tredici singoli inediti all’attivo. Percorso che la scorsa settimana lo ha portato ai casting di XFactor a Milano

TREVISO. C’è la voglia di emergere, ma anche la consapevolezza che la strada sarà ancora in salita. Francesco Caporale, 23 anni, trevigiano. Da un lato la passione per la musica e gli studi al Dams di Padova, dall’altra il percorso – iniziato due anni fa – di cantautorato, con ben tredici singoli inediti all’attivo.

Percorso che la scorsa settimana lo ha portato ai casting di XFactor a Milano, nella speranza che il talent possa dare un ulteriore slancio alla sua giovane carriera, e che sabato sera – dopo la recente uscita dell’inedito “Padre Addio” – lo vedrà protagonista sul palco del tour Vota le Voci in via Bembo a Padova. Perché Francesco, dopo essersi cimentato in maniera autodidatta alla chitarra acustica e al canto, qualche soddisfazione se l’è comunque già tolta, arrivando – tramite una serie di concorsi – ad esibirsi in molte speciali location del Triveneto, una su tutte quella di piazza Bra per il capodanno veronese.

A colpire, trovandosi a quattr’occhi con lui, è la semplicità con cui racconta di sé, da quella passione per la musica alimentata di giorno in giorno ed accompagnata da una profonda attenzione ai testi, ai suoi punti di riferimento come Dalla, Dylan e, soprattutto, Fabrizio De Andrè. È infatti al cantautore genovese che Francesco si ispira di più, tanto da tatuarsi – quasi in un simbolico sodalizio – la sua firma sul braccio sinistro. «Dietro ad ogni mia canzone c’è una storia, un racconto che ha un inizio e una fine» spiega «nella speranza che ciò che ho scritto sia recepito, aldilà della musica o del ritornello, in particolare da parte dei giovani». È proprio ai giovani della sua città e ai suoi coetanei in generale che Francesco si rivolge di più.

«Il primo testo che ho scritto, ad esempio, si intitola “L’amore non è un bene”» spiega Caporale «ho voluto raccontare il mio punto di vista sull’amore nel mondo dei giovani d’oggi, quanta superficialità, quanta falsità, quanta attenzione all’apparenza». Un’apparenza che, oggi come non mai, passa spesso e volentieri attraverso i social, la tv, i talent. «Considero i talent la tomba della musica» aggiunge critico il trevigiano «ma oggi restano una buona vetrina, di fatto l’unica, ed è questo il motivo che mi ha portato a provare ad entrare a X Factor. Purtroppo ci sono poche possibilità di emergere, di raccontarsi, di esibirsi dal vivo. È una cosa che manca e per la quale credo serva dare una svolta». È anche alla sua Treviso che Francesco si riferisce. «Credo che la nostra città, a livello artistico in generale, debba essere più aperta» continua Caporale «penso ad esempio ad un palco o comunque un luogo fisso per le esibizioni, qualcosa di semplice ma comunque una possibilità per esprimersi, con particolare attenzione alla musica dal vivo». Intanto Francesco, tra X Factor e nuovi progetti in cantiere, pensa anche al futuro della sua Treviso, pronto – nel bene e nel male – a dedicarle un brano.
 

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