Treviso diventa set cinematografico per “Come fratelli” di Luminelli

TREVISO. «Treviso è il secondo attore protagonista, quello che non compare nei titoli di coda ma recita interagendo con tutti i personaggi, le loro azioni e le loro emozioni». Così il produttore e regista Luciano Luminelli ha descritto il ruolo da comprimario del capoluogo della Marca nel film “Come Fratelli”, che ha girato per alcune scene in città da lunedì a ieri.
Ospite di Treviso Film Commission, partner tecnico della produzione cinematografica, il cast composto da Sebastiano Somma e Stefano Pesce ieri in conferenza stampa ha elogiato la bellezza del centro storico, sia nei suoi luoghi simbolo, come piazza dei Signori, sia negli angoli meno appariscenti di corso del Popolo e Calmaggiore che sono stati le location, con la stazione ferroviaria, scelte per le riprese.
Per le scene in “interni” è stata selezionata la libreria Canova, trasformata in set per un giorno tra gli sguardi curiosi dei clienti e delle comparse trevigiane che si sono prestate nella parte degli uditori della presentazione di un libro interpretata da Pesce. «Il mio personaggio torna alla sua terra d’origine, il Veneto tra Padova e Treviso – ha anticipato l’attore – per avverare il suo desiderio di diventare scrittore dopo un lungo periodo passato nella Capitale, e questa storia risuona un po’ nella mia storia personale, dato che spesso e volentieri vengo da Roma a qui per recitare, tenere corsi per Unindustria o girare documentari come quello che sto realizzando sull’azienda dei Fratelli Bergamo a Salgareda».

Il film di Luminelli parla di un’amicizia nata sui banchi di scuola tra due bambini, che poi si troveranno da adulti con le rispettive famiglie seguendo un itinerario umano e geografico che si snoda tra Asolo, Treviso, Padova e Cittadella, dove si è già trasferita la troupe. «A Treviso ci siamo trovati così bene che torneremo a girare a settembre – ha detto il regista – perché con Venezia è senza dubbio la città più rappresentativa del Veneto nell’immaginario cinematografico, con molti ambienti interessanti, ancora da scoprire a livello filmico».
Insomma un set che non ti aspetti, una Treviso inedita, che sembra avere molto da dare al cinema oltre a “Signore e Signori” e che molti registi ultimamente stanno cercando. «Ho conosciuto la città come turista – ha svelato Sebastiano Somma – e spero di poter recitare nella sessione di riprese settembrina perché Treviso è un vero gioiello e sa coniugare arte, cultura e qualità dei luoghi». In autunno forse arriverà nel capoluogo anche Simone Montedoro, noto al grande pubblico come il capitano Giulio Tommasi della serie Rai “Don Matteo”, e il set dovrebbe essere un’osteria tipica. Il cinema sta quindi diventando una vetrina importante per la città, sulla quale hanno dichiarato di investire, attraverso una governance sinergica, il Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, da cui nasce la Treviso Film Commission, la Camera di Commercio di Treviso e Belluno-Dolomiti e il nuovo assessorato comunale alla cultura e turismo.
«Per Treviso Film Commission è la quinta produzione – commenta Gianni Garatti, presidente del consorzio di promozione turistica – siamo contenti perché abbiamo saputo tradurre la vita dei trevigiani in opportunità. È sempre stato il nostro auspicio».
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