Stop, il nuovo cocktail di grappa sfida la storia dello spritz

TREVISO. Si chiama Stop l’aperitivo fashion dell’estate trevigiana e valida alternativa allo spritz. Stop non è che l’acronimo che sta per Suite, tonica e prosecco ed è la sintesi di innovazione e recupero della tradizione, tendenza molto sentita dai più giovani che cercano ingredienti naturali e ricette che richiamano l’italianità. Il nuovo aperitivo nasce nelle distillerie di Roberto Castagner, presidente dell’Accademia della Grappa, fondatore e titolare dell’omonima Distilleria di Visnà di Vazzola.
Presto si potrà chiedere al bar, al momento è già disponibile al supermercato dove al consumatore finale viene presentato in una confezione da una bottiglia di grappa Suite n° 5 (il nome richiama le 5 fasi di distillazione subìte per renderla purissima), accompagnata da una bottiglia di acqua tonica. Neanche a dirlo, tutto rigorosamente made in Italy. Perché l’altro pallino di Castagner è promuovere il cocktail italiano 100%:

Il 65% del gin nel mondo viene venduto in abbinamento all’acqua tonica, non c’è ragione per la quale in Italia non si debba apprezzare un cocktail dove protagonista diventi il nostro distillato di bandiera». Questo il suo pensiero. Stop, quindi, e la ricetta è semplice: 1/3 di Suite N°5, 1/3 di Prosecco Doc ,1/3 di acqua tonica. Un gusto nuovo, fresco, estivo che rappresenta una valida alternativa allo spritz, essendo più naturale e più leggera (7-8 gradi alcolici), nonché una «sfida” per i barman più esperti che potranno divertirsi a preparare un cocktail originale e innovativo, personalizzandolo con l’aggiunta di frutta nostrana a scelta come lamponi, fragole, limone o altri prodotti di stagione.
Così il Prosecco oggi si conferma essere traino anche del mondo della grappa, comparto che vive un momento di contrazione soprattutto nel settore “fuoricasa” ma anche nella distribuzione organizzata. «La forza trascinante del “brand Prosecco” si sta manifestando anche nel nostro settore – conferma Roberto Castagner– prova ne sia che le grappe di monovitigno Prosecco negli ultimi mesi hanno subìto una evidente impennata delle vendite rispetto alle altre”. «Non solo –prosegue Castagner– dal nostro importatore Usa abbiamo richieste per fornitura di Vodka da Glera, il vitigno dal quale origina il vino Prosecco. Non essendo prevista dal Disciplinare di produzione della Denominazione, diversamente dalla Grappa, per la vodka dovremo impiegare il termine Glera. Per ora si tratta di un ordine d’avvio di 5.000 bottiglie e la dice lunga sulla splendida reputazione che questo vino ha saputo conquistarsi sui mercati internazionali. La grappa dovrebbe compiere lo stesso percorso».
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