La tragedia di Aldo Moro come la Antigone di Sofocle

Da un'idea di Panzarino alla tournée teatrale. Giovedì la presentazione a Vittorio Veneto
SCRITTORE. Pietro Panzarino
SCRITTORE. Pietro Panzarino
 L'eterno conflitto tra autorità e potere parte da Atene nel 442 avanti Cristo per arrivare a Roma il 9 maggio del 1978, ovvero dalla prima rappresentazione di Antigone di Sofocle al ritrovamento del corpo di Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse.  «Dal buio un grido. Aldo Moro come Antigone», liberamente tratto dal libro «L'eredità politica di Aldo Moro» di Pietro Panzarino, è il titolo dello spettacolo, nato dalla collaborazione tra liceo «Flaminio», teatro «Belli», Teatri e Umanesimo Latino, ex-allievi del «Flaminio», «Castrum», che andrà in cartellone a Vittorio Veneto, Treviso, Conegliano e Pordenone a partire dal 3 novembre prossimo.  Intanto giovedì alle 16 nell'aula magna del Flaminio di Vittorio Veneto si terrà il convegno «Dal mito alla storia» proprio per presentare l'avvenimento. Vi partecipano Davide Susanetti, docente di Letteratura greca all'Università di Padova, Michele Napolitano, docente di Letteratura greca all'Università di Cassino, Pietro Panzarino, dirigente scolastico, Giuseppe Emiliani, regista dello spettacolo, Stefano Quaglia, ispettore dell' Ufficio scolastico del Veneto e Giorgio Corà, dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale di Treviso. Il cast dello spettacolo è di quelli importanti con Antonio Salines nella parte del protagonista accompagnato in scena da Virgilio Zernitz e Cristina Sarti. In cabina di regia Giuseppe Emiliani. Panzarino non è nuovo a saggi su Aldo Moro. Già nel 2008 aveva infatti pubblicato per Piazza Editore «Aldo Moro e le convergenze democratiche». (a.v.)

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