Il teatro Del Monaco riparte in streaming In scena la Tosca con Fabio Sartori

L’opera più drammatica di Giacomo Puccini è stata scelta per aprire stasera la stagione del Comunale di Treviso
BORGHESI . AG.FOTOFILM . TREVISO TEATRO COMUNALE RIAPERTIRA DELLA STAGIONE TEATRALE CON FABIO SARTORI
BORGHESI . AG.FOTOFILM . TREVISO TEATRO COMUNALE RIAPERTIRA DELLA STAGIONE TEATRALE CON FABIO SARTORI



Siamo a Roma il 14 giugno del 1800. «L’arte del suo mistero/ le diverse bellezze insiem confonde/; ma nel ritrar costei/ il mio solo pensier, Tosca, tu sei». Così Mario Cavaradossi, pittore, nel primo atto di “Tosca” di Giacomo Puccini che oggi alle 20, in forma di concerto e in diretta streaming, aprirà la stagione del Teatro Mario Del Monaco di Treviso, dopo un’anteprima ieri pomeriggio molto partecipata.



Considerata l’opera più drammatica di Puccini, è stata rappresentata per la prima volta a Treviso 120 anni fa, il 23 ottobre 1900, con Enrico Caruso nei panni del protagonista. A seguito del nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri che sospende gli spettacoli aperti al pubblico nelle sale teatrali a partire da oggi, il Teatro Stabile del Veneto e il Comune di Treviso hanno fatto sapere che l’inaugurazione sarà trasmessa esclusivamente in streaming sulla piattaforma backstage e sul sito https://www.teatrostabileveneto.it/ a partire dalle ore 20. Oggi verranno fornite tutte le informazioni sul rimborso dei biglietti.



Sarà ora il tenore spinto più importante a livello internazionale, il trevigiano Fabio Sartori, a interpretare “Cavaradossi”, personaggio a cui ha dato recentemente voce e applauditissima interpretazione al San Carlo di Napoli e alla Staatsoper Unter del Liden di Berlino. Il baritono brindisino Claudio Sgura vestirà i panni del barone Scarpia che è la prima grande parte scritta da Puccini per una voce maschile non tenorile e ritenuta dal musicista di Lucca severo banco di prova tanto da scrivere: «Per questo ruolo ci vuole una vociaccia, ma di talento». A ricoprire il ruolo di Flora Tosca è stato chiamato il giovane soprano bellunese Chiara Isotton, che ha portato il Veneto e l’Italia nel mondo internazionale della lirica, e che è ormai di casa Alla Scala di Milano. Dirigerà l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta Francesco Lanzillotta, uno dei principali direttori italiani, già direttore musicale del Macerata Opera Festival. I cori saranno il Coro di Voci bianche dell’Istituto Manzato diretto da Livia Rado e il Coro Insieme Corale Ecclesia Nova diretto da Matteo Valbusa. Sull’onda della struggente melodia pucciniana in cui il discorso musicale si evolve in modo rapido, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti, “Tosca” è andata in prima il 14 gennaio del 1900 al teatro Costanzi di Roma, presenti, tra gli altri, la Regina Margherita. L’opera impressionò sia per la vicenda tratta da una “feroce e sanguinosa” pièce di Vittorien Sardou, sia per arie divenute immortali come “Vissi d’arte, vissi d’amore”, “Recondita armonia”, “E lucean le stelle”. Sardou scrisse il ruolo di Floria Tosca, cantante d’opera appassionata e gelosa, pensando a Sarah Bernhardt, grande diva del palcoscenico dell’Ottocento. Popolarissima e sensuale, l’attrice era nota per le sue relazioni scandalose, una delle quali con Gabriele d’Annunzio. Fu proprio la Bernhardt la prima a interpretare Tosca. —



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