Il condannato nella scrivania tra il matrimonio e lo scoop

La coppia irresistibile Walter Matthau e Jack Lemmon nella commedia sul mondo notturno della carta stampata. E l’esilarante tentativo di uscirne

Dopo il capolavoro di Orson Welles, apprezzato lunedì scorso alla prima proiezione della rassegna-omaggio della tribuna di Treviso per i 40 anni del giornale, va in scena un secondo caposaldo del cinema sul giornalismo: Prima pagina.

Strana la scelta di Billy Wilder, un inventore di prototipi, tanto di commedie perfette quanto iniziatore di generi come il noir (La fiamma del peccato), nel cimentarsi in un remake di un film due volte di successo: nel 1931 firmato da Milestone e soprattutto nel 1940 con Cary Grant ne “La donna del venerdì”, in cui il giornalista protagonista è donna. E strano perché il mondo del giornalismo l’aveva già sondato in modo drammatico nel 1951 con “L’asso nella manica”, quasi una profezia sulle storture della spettacolarizzazione delle tragedie quando un giornalista (Kirk Douglas) sfrutta la vicenda di un uomo intrappolato da una frana nel cuore di una montagna. Eppure in “Front page” esce l’originalità di Wilder sorretto dalla rodata coppia di complici Walter Matthau (nel ruolo del direttore Walter Burns) e Jack Lemmon (Hildy Johnson) cuore comico del film.

Johnson-Lemmon ha deciso di lasciare il giornalismo per sposarsi e dedicarsi alla pubblicità, proprio mentre tutti i cronisti dei più importanti quotidiani attendono l’esecuzione capitale dell’anarchico Earl Williams. Per trattenere il suo cronista, stuzzicandone l’orgoglio, il direttore Burns-Matthau lo sostituisce con un giovane ed inesperto collega. Il colpo di scena arriva quando il condannato evade scatenando la caccia all’uomo per tutta la città. Il ricercato si è, invece, rintanato nell’edificio: a scovarlo sarà proprio Johnson rimasto solo nel palazzo dove si era recato per salutare i colleghi. Da vero giornalista Johnson-Lemmon fa di tutto per assicurare lo scoop al suo giornale.

Per il successivo lunedì occorre prenotarsi per il terzo capolavoro: Professione reporter. Una fotografia dal gusto pittorico, una Spagna dai toni bianchi e aspri dell’Andalusia, un panorama del 1975 non devastato dal turismo, in Professione reporter le scelte stilistiche di Antonioni si esaltano; i silenzi si espandono ma Jack Nicholson riempie la scena.

Cronisti d’assalto sarà il quarto appuntamento di questa prima parte del ciclo. Cast stellare (Michael Keaton, Robert Duvall, Glenn Close) per l’esperimento di Ron Howard di raccontare il giornalismo attraverso 24 ore di una giornata di routine lavorativa e famigliare.

Tutti gli appuntamenti il lunedì alle 20.15 al cinema Edera di piazza Martiri di Belfiore a S. Maria del Rovere, con l’introduzione dello scrittore Nicola De Cilia.



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