Giacobazzi e la banda di Zelig

Stasera all'Accademia con Cevoli, Verduci, Labati, Mancio e Stigma
«POVETA ROMAGNOLO». Giuseppe Giacobazzi star di Zelig
«POVETA ROMAGNOLO». Giuseppe Giacobazzi star di Zelig
 Un ventaglio di personaggi e battute in onore della risata si apre stasera alle 21,30 alla Zoppas Arena con la prima edizione di «Conegliano Ridens» cui partecipano Giuseppe Giacobazzi, Paolo Cevoli, Andrea Di Marco, Giorgio Verduci, Paolo Labati, I Mancio e Stigma, vale a dire il meglio della comicità di Zelig.  A Giacobazzi, «poveta romagnolo vinificatore», già applaudito all'Accademia di Conegliano l'anno scorso, chiediamo se per caso abbia deciso di trovare casa a Conegliano. «Non vedo l'ora di arrivare a Conegliano per andare subito a mangiare qualcosa, cucina eccellente e pubblico caldissimo».  
Il tuo rapporto professionale con le donne sempre presenti nei tuoi spettacoli?  
«Conflittuale, come tutti gli uomini avrei voluto che si innamorassero tutte di me e invece mi sono visto costretto ad ammirare la loro qualità. Perchè, diciamocelo, sono decisamente superiori agli uomini»  
E con i potenti?  
«Ho la possibilità, grazie a Dio, di esprimere liberamente il mio parere senza la necessità di commenti da parte loro».  
In vent'anni di attività cosa è cambiato nei media?  
«Mi piace ancora leggere il giornale, quello stampato intendo. Quanto a televisione e internet mi resta qualche perplessità».  
Come reagisce il pubblico alla tua comicità?  
«Non mi hanno ancora picchiato. Al pubblico devo tutto e mi piace intrattenermi per due chiacchiere a fine spettacolo».  
Televisione, cinema, narrativa, teatro: quale la tua preferenza?  
«Teatro, perchè lì comando io, io detto i tempi, i modi d'essere. Il teatro è magia. Ti dà l'immediato consenso o dissenso. Urla molto di più del silenzio».  Sul palco, a «impensierire» Giacobazzi, si saranno Cevoli, «imprenditore con l'hobby del cabaret» e assessore Palmiro Cangini, Di Marco, tra musica e cabaret, Verduci, padre Donovan. Lo spettacolo sarà interrotto dalle incursioni surreali di Paolo Labati, disturbatore di professione, e da una vera e propria mina vagante costituita da «I Mancio e Stigma», il volto giovane della comicità di Zelig.  Ingresso a partire da 23 euro. Info: 049/8644888.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso