Dalla Scala a Treviso la star Olivieri sdogana i talent tivù

TREVISO. «Torno ogni anno a Treviso perché penso che questo stage sia un’occasione importante di formazione per tantissimi ballerini che non abitano a Milano o a Roma, dove le opportunità sono maggiori che in provincia, e perché proprio qui ho incontrato bambini e bambine che poi hanno iniziato una brillante carriera da danzatori solisti sia in Italia che all’estero».

Con queste parole Frédéric Olivieri, direttore della Scuola del Teatro alla Scala di Milano dal 2007, suggella l’ultradecennale sodalizio con lo stage internazionale di Progetto Danza, in corso alla Ghirada per la 31° edizione, attestandosi come lo stage più antico d’Europa.

Olivieri ha tenuto la sua prima lezione di questa sessione, che lo vedrà impegnato fino a mercoledì, ieri mattina per una cinquantina di giovani ballerini (tra i 10 e i 20 anni) di corso intermedio e avanzato, emozionatissimi e impegnati a seguire il ritmo dato dalla pianista, arrivata anche lei dal Teatro alla Scala.

Olivieri, oltre ad essere molto attento alle evoluzioni e al progresso dell’arte della danza, nonché amante della versatilità (lui stesso nella sua carriera di étoile ha attraversato tutti gli stili fino al contemporaneo), non è neppure contrario alla danza classica come disciplina dei talent show.

«Non condanno a priori i talent – ha dichiarato il maestro – penso che si tratti di una forma diversa di esibizione, alcuni studenti della Scuola da me diretta (ad esempio Borana Qirjazi e Oliviero Bifulco, ndr) hanno partecipato ai talent, segno che il teatro e il piccolo schermo sono due “ribalte” che possono coesistere, purché però entrambi vengano affrontati con professionalità».

Tra i talenti che invece Olivieri ha incontrato a Treviso e che si sono fatti conoscere nei palcoscenici del mondo ci sono Francesco Piccinin, che a breve debutterà all’Estonian Nationals Opera di Tallin e Rachele Buriassi, stella del Boston Ballet, che ha riabbracciato ieri il suo maestro, questa volta non in qualità di allieva ma di collega docente allo stage.
Alla Ghirada arrivano ogni estate per due settimane di studio oltre 700 ballerini, a partire dai 9 anni, provenienti per lo più dal territorio nazionale, ma anche dall’estero (quest’anno ci sono iscritti da Francia, Spagna e Ucraina), per formarsi con personalità di prestigio. «Ho incontrato Frédéric Olivieri nel 2005 a Milano – racconta Ornella Camillo, presidente di Progetto Danza – grazie al comune amico coreografo Fabrizio Monteverde, che allora collaborava alla Scala, e il maestro è stato da subito entusiasta di partecipare allo stage da quell’anno stesso, senza mai mancare un’edizione». Tra gli altri docenti di fama mondiale, Margarita Smirnova, già étoile del Bolshoi di Mosca, e Gentian Doda, primo ballerino allo Staatsballet di Berlino.
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