Ztl a Treviso, troppe multe: «Segnalate i varchi con semafori»

TREVISO. «Troppa gente non sa che le Ztl hanno i varchi e che si prende la multa: le cifre sulle contravvenzioni parlano da sole. E quindi serve una sospensione delle multe, per fare maggiore informazione. E i varchi vanno segnalati meglio, magari con dei semafori». Fioccano le multe per i trasgressori delle zone a traffico limitato (Ztl) del centro, con una media di 7 mila euro di incasso giornaliero: le opposizioni - ma anche parte della maggioranza - gridano allo scandalo. Dal Carroccio passando per Fratelli d’Italia, ma anche il Pd è in fibrillazione.
Dal giorno dell’attivazione dei varchi elettronici - che fotografano le targhe delle auto in transito non autorizzate, multa da 85 euro - ossia dal 17 luglio, le contravvenzioni sono state 2.658 in tre settimane, una media dai 7 mila agli 8 mila euro netti di incasso giornaliero. Un salasso, e infatti Luigi Calesso, ex membro di Impegno Civile, dice: «Di questo passo, il Comune incasserà tra i 2 milioni e i 3 milioni di euro all’anno solo dalle multe delle Ztl», a cui vanno ad aggiungersi i 7-8 milioni di euro annui di multe elevate dagli autovelox fissi per chi supera i limiti di velocità in tangenziale. Insomma, una decina di milioni di euro solo dalle infrazioni immortalate in tangenziale e nelle otto Ztl del centro, senza tener conto di quelle da telelaser e targasystem. «Il Comune usi almeno parte di questi incassi per segnalare meglio i varchi delle Ztl», dice Antonella Tocchetta, consigliere comunale del Pd, «le telecamere non sono abbastanza visibili, idem la segnaletica. Aiutiamo i trevigiani a capire che chi entra nelle Ztl oggi prende la multa, se non è autorizzato. Segnaliamo soprattutto il varco di via Manin, che stacca multe dalle ore 22 alle 4 del mattino».
E infatti delle 2.658 multe elevate, ultimo dato certificato dalla polizia municipale due giorni fa (siamo quindi oggi a quota tremila multe, ormai) ben 704 riguardano infrazioni nella sola via Manin. Mario Conte, capogruppo della Lega: «Per fortuna che l’assessore Paolo Camolei diceva che i varchi non servivano a fare multe. Sono lì solo per fare cassa, l’informazione tanto millantata non è stata fatta a sufficienza. La giunta Manildo abbia almeno la serietà di applicare una moratoria, di chiudere per almeno un paio di mesi i varchi, non dare multe per dedicarsi all’informazione».
Davide Acampora, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: «È evidente che lo scopo dell’amministrazione Manildo di fare cassa grazie all’ausilio dei varchi elettronici è stato raggiunto, anche se l’assessore Camolei aveva dichiarato che sarebbero solo serviti per “rendere più fruibile il centro storico”. Se migliaia di trevigiani continuano a prendere multe nella Ztl mi viene il dubbio che la colpa non sia del loro scarso rispetto delle regole ma piuttosto di una cattiva comunicazione sommata ad una pessima segnalazione. È quindi bene che i varchi siano segnalati con dei semafori o addirittura con dei tabelloni luminosi, come accade in diverse città italiane. Comunque ritengo le Ztl un vero e proprio smacco ai commercianti e all’economia della città. Spero almeno che gli incassi vengano investiti in opere di messa in sicurezza dei quartieri».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso