Zanini lascia il timone dopo 30 anni: sempre super partes

Giuseppe Zanini, dopo 30 anni di presidenza Atm, si comuove. Infatti lascia, ma resta nel consiglio direttivo. Già presidente della Camera di commercio, industriale dei tabacchi, Zanini è stato un instancabile promotore della trevisinità nel mondo, facendo degli emigranti i migliori ambasciatori. «Vorrei lasciare questo onere ma soprattutto questo onore a qualcuno che abbia voglia di fare e soprattutto che mantenga l’associazione super partes, all’infuori dell’insidioso e complesso ingranaggio della politica».
E proprio questo è stato il grande merito di Zanini, che le sue idee politiche ce le aveva, spesso in dissenso con il Palazzo, ma che ha saputo garantire la neutralità operosa dell’Atm. Con lui si appresta a lasciare anche il suo braccio destro, Riccardo Masini. Il primo degli eletti al nuovo consiglio è stato Guido Campagnolo, già sindaco di Caerano. È un’indicazione importante. Gli altri eletti risultano Elena Barbarotto di Mansuè, Mario Algeo di Conegliano, Loretta Pizzato di Vazzola, Guerrino Maggiotto di Riese, Dino Poles di Volpago, Giuseppe Certali di Giavera, Silvio Siviero di Castello di Godego, Maria Luisa Mauri di treviso, Ampelio Sossai di segusino. I componenti di diritto sono Giuseppe Rossi, Piero Paoletti, Riccardo maccan, Florio Durante, Meneghin Luigia, don Canuto Toso, Giuseppe Zanini, Riccardo Masini. (f.d.m.)
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