Zago, maxi fabbrica in Marocco

ISTRANA. Grandi manovre in Nordafrica per il re della carta Bruno Zago: il titolare della Pro-Gest di Istrana, assieme alla moglie Anna Maria Gasparini, ha inaugurato a Marrakech, in Marocco, la AMG Packaging Sarl (dalle iniziali della coniuge), società che produrrà imballaggi per il mercato dell’ortofrutta, assai fiorente in tutto il Paese. Un investimento da 30 milioni di euro per uno stabilimento di 30 mila metri quadrati in grado di dare lavoro a una cinquantina di addetti, un piano di espansione in Nordafrica iniziato nel 2015 con i primi contatti dei coniugi Zago con il Consolato Italiano di Casablanca. Operazione slegata dalle attività della Pro-Gest, vero colosso della carta, concentrata sull’investimento alla Cartiera di Mantova, che dovrebbe ripartire in primavera.
AMG è quindi una nuova società creata appositamente per sfruttare le produzioni agroalimentare marocchine, settore in forte crescita i cui prodotti finiscono spesso sulle tavole europee. Orzo, grano, agrumi, uva, ortaggi, olive, carni, pesce e vino: Zago ha fiutato l’affare, intuendo che da oggi in avanti la domanda di imballaggi di qualità e luoghi di stoccaggio sarà via via crescente. Ecco quindi la scelta di costituire la nuova società, con sede a Marrakech (città, tra l’altro, da poco collegata con Treviso da un volo diretto Ryanair), e costruire una zona di stoccaggio e montaggio packaging poco distante. Considerati i numeri del Paese africano (l’agricoltura produce il 15 per cento del Pil nazionale e occupa il 46 per cento della popolazione attiva), l’obiettivo di Zago e Gasparini è di integrare l’offerta, entro un anno, con una linea dedicata al cartone ondulato. «L’apertura di AMG Packaging rappresenta per noi un primo test di produzione oltre i confini nazionali» spiega Zago, «le garanzie che abbiamo circa la solidità di questo investimento e le aspettative di crescita del mercato nordafricano ci hanno convinti che erano maturi i tempi per compiere questo passo. L’esperienza consolidata che abbiamo del settore può offrire un supporto di qualità alla filiera agro-alimentare. Siamo sicuri che in poco più di un anno saremo in grado di produrre sia per il mercato locale che per tutta l’Africa occidentale».
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