Volo troppo basso, casa danneggiata: famiglia di Quinto vince contro Ryanair

Una famiglia trevigiana ha intentato causa contro la compagnia aerea low-cost Ryanair arrivando, dopo anni di battaglia giudiziaria, ad ottenere ragione

TREVISO. L'ex macellaio di Quinto batte Ryanair. Guido Favaro ha intentato causa contro la compagnia aerea low-cost arrivando, dopo anni di battaglia giudiziaria, ad ottenere ragione. Un volo troppo basso gli scoperchiò il tetto di casa. Ora la società dovrà pagare.

L'uomo hanno avviato l'iter nel 2009 quando un velivolo, in fase di atterraggio all' Aeroporto Canova di Treviso, ha danneggiato il tetto dell'abitazione. A confermare il danno, che ha portato alla sentenza di primo grado del Tribunale di Treviso, una perizia tecnico-ricostruttiva, promossa in sede giudiziaria, che per la prima volta ha provato come un passaggio troppo ravvicinato di un volo, attribuito alla compagnia irlandese, ha causato i danni ad una abitazione.

Gli aerei sopra le case di Quinto


“Siamo davanti ad una famiglia che ha avuto il coraggio di portare le proprie ragioni davanti ad un giudice: noi – spiega Roberto Simioni, Presidente della società trevigiana di tutoring Obiettivo Risarcimento, leader nazionale per fatti finalizzati al risarcimento del danno – abbiamo deciso di offrire il nostro supporto anche a questa vicenda dato che Ryanair, in relazione ai fatti, non ha mai proposto, per via bonaria, offerte/liquidazioni transattive; che si tratti di una vicenda alla Davide contro Golia è indubbio: sono convinto che questa sentenza costituisca un precedente straordinario". Oltre a questo Simioni evidenzia anche un ulteriore aspetto della vicenda: "il problema di queste persone - dice - non si limita ad un tetto danneggiato e infatti con un team di esperti stiamo valutando  la pericolosità ed il rischio, anche da un punto di vista psicologico, a cui è costantemente sottoposta questa famiglia cosi strettamente condizionata dall'intero distretto aeroportuale”. 

Aereo in atterraggio scoperchia la casa / VIDEO

La sentenza è stata pronunciata recentemente (si tratta della 381 del 17 febbraio 2017) ma ad oggi la società irlandese non ha provveduto a risarcire i danni che ammontano a circa 25mila euro tra danni, spese legali, peritali, di traduzione nonchè interessi. Una cifra certamente 'ridicola' per il colosso internazionale dell'aviazione ma ovviamente tutt'altro che indifferente per l'economia ed il disagio subito dalla famiglia.

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