Aereo in atterraggio scoperchia la casa / VIDEO

L'aereo Ryanair in fase di atterraggio al Canova fa schizzare via dieci metri quadrati di coppi dal tetto: la pioggia di tegole rischia di centrare una donna che si trovava nel giardino vicino. È successo domenica verso le 16 in vicolo Marangon. «Mai successa una cosa del genere», commenta il sindaco Mauro Dal Zilio che ha già scritto ad Aertre, la società dello scalo trevigiano, e alla direzione Nordest di Enac. «A fronte del continuo sforamento del numero dei voli e del continuo disinteresse per i danni di varia natura che vengono arrecati ai cittadini del nostro Comune», si legge nella comunicazione, «è vergognoso che gli stessi cittadini siano lasciati in balìa degli interessi dell'aeroporto anche quando subiscono danni materiali evidenti alle abitazioni».
L'aereo nel mirino è della Ryanair, «probabilmente in arrivo da Lamezia Terme», spiega Dal Zilio. Come da prassi, in fase di atterraggio il velivolo ha sorvolato il centro di Quinto. Cosa sia effettivamente successo, non è ancora stato chiarito: tra le ipotesi, una manovra di atterraggio non da manuale o un improvviso sbalzo di pressione. Sta di fatto che il passaggio del volo Ryanair ha portato con sé la distruzione di una fascia lunga dieci metri e alta un metro del tetto della casa ai civici 8-18. Per il risucchio d'aria che si è venuto a creare, molti coppi sono stati sollevati ma sono rimasti sulla copertura, altri sono schizzati come proiettili.
Una vicina che era in giardino ha sentito lo scricchiolio ed ha fatto appena in tempo a mettersi al riparo in casa quando le tegole sono arrivate nella sua proprietà. In vicolo Marangon sono stati chiamati i vigili del fuoco che hanno proceduto alla messa in sicurezza, ed i carabinieri.
L'assessore Nadia Soligo, che abita di fianco alla casa danneggiata, ha seguito passo dopo passo l'intervento, restando in contatto con il sindaco. «Abbiamo rischiato la tragedia», chiarisce senza mezzi termini il primo cittadino. I danni al tetto restano ancora ben visibili. Chi pagherà? «Crediamo che in situazioni come questa sia quantomeno doveroso nell'immediato che l'ente gestore dell'aeroporto si attivi con l'operatore aereo al fine di far almeno risarcire il danno», scrive il sindaco ad Aertre, «Torniamo a chiedere nuovamente di attivare una procedura per il risarcimento dei danni, soprattutto in fase di atterraggio, sul modello del "Vortex repair scheme" degli aeroporti londinesi».
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