Voli Ryanair cancellati a Treviso, caos al Canova

Dopo quella per Brindisi salta la partenza per Amburgo, ritardi su altre tratte. L’aeroporto di Treviso: scalo in tilt per il maltempo

TREVISO. Fine settimana da incubo per circa trecento viaggiatori dell’aeroporto Canova, rimasti a terra a causa delle cancellazioni di due diversi voli Ryanair. I passeggeri prima hanno inondato i social di proteste, poi hanno avviato le pratiche di risarcimento, sebbene la compagnia irlandese avesse offerto ai viaggiatori di entrambi i voli - uno per Brindisi sabato sera, uno per Amburgo ieri mattina - soluzioni alternative.

Accanto alle cancellazioni si sono registrati, soprattutto sabato, diversi ritardi, collegati al maltempo del pomeriggio. Dall’aeroporto Canova nessun commento, o meglio, un «normale amministrazione» sussurrato da un dirigente. Non è bastato a tranquillizzare gli utenti dello scalo, che sul banco degli imputati hanno messo, per prima, la compagnia irlandese: «Quello che è successo è assurdo; i voli da Treviso per Bari e Brindisi sono fermi, la compagnia è inaffidabile» si è sfogato su Twitter uno dei clienti.

Sabato sera il volo per brindisi sarebbe dovuto decollare alle 17.40, un centinaio di passeggeri sono rimasti stipati nell’area partenze dello scalo per diverse ore, senza tuttavia mettere piede sull’aereo, che non è mai arrivato a Treviso. Gli utenti si sono scagliati contro le difficoltà organizzative che hanno afflitto Ryanair negli ultimi mesi, e che hanno costretto la compagnia a numerose cancellazioni con scarso preavviso: stavolta, però, l’ufficio informazioni dell’aeroporto Canova ha parlato ufficialmente di «cancellazione dovuta al nubifragio che si è abbattuto sulla città», riferendosi al temporale del pomeriggio. Normale che, con la stagione estiva alle porte e l’ormai logorante braccio di ferro tra residenti e aeroporto dall’altro per quanto riguarda i piani di ampliamento, ogni imprevisto all’interno del Canova sia vissuto con particolare tensione.

E così è stato anche ieri mattina, quando - poche ore dopo il caos di sabato sera - un altro volo è saltato all’ultimo momento, dopo una lunga attesa da parte dei passeggeri. Anche stavolta l’aereo, che sarebbe dovuto ripartire in direzione Amburgo, non è mai arrivato a Treviso, e ai clienti non è rimasto che affollare il banco informazioni per capire cosa stesse succedendo (di maltempo, stavolta, non c’era traccia), chiedere un rimborso, ascoltare le soluzioni alternative offerte dalla compagnia (anche se stavolta non si è arrivati a proporre la trasferta in autobus come accaduto in occasione del ponte pasquale per il volo cancellato da Treviso a Palermo).

Infine, ma non è una novità, il primo fine settimana in qualche modo “estivo”, complice anche la festività del 2 giugno, ha riportato a galla i vecchi problemi del Canova, denunciati da più parti: primo di tutti l’affollamento, sia di persone che di voli. «Il volo Ryanair da Dublino a Treviso di sabato è atterrato dopo aver sorvolato l’aeroporto per cinque volte» racconta un altro utente, «ha dovuto aspettare perché è arrivato nello stesso momento di un Wizz Air, al quale ha dovuto dare la precedenza. Così ha ripreso il ritardo che era riuscito a ridurre durante il volo». Dinamiche, appunto, di «ordinaria amministrazione» per un aeroporto di grandi dimensioni, ma che nello scalo “cittadino” di Treviso preannunciano un’altra estate rovente.

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